Il Microvision è un'apparecchiatura da videogioco sviluppata per la Milton Bradley Company nel 1979[1], e per via delle sue peculiarità è considerato la prima vera console portatile dotata di cartucce intercambiabili. Era infatti possibile usarlo per giocare ad un qualsiasi gioco programmato su apposite cartucce, e poteva essere tenuto in mano durante l'utilizzo.
Venne sviluppato da Jay Smith e dalla sua Smith Engineering, che due anni dopo realizzò il famoso Vectrex. Non era basato su un microprocessore, e i giochi del Microvision erano distribuiti tramite speciali cartucce dotate di schermo, da inserire sul supporto portatile.
Nel primo anno la Smith Engineering realizzò un fatturato di 8 milioni di dollari diventando un'industria milionaria. Lo schermo piccolo, i pochi giochi sviluppati (tredici) e una pessima disposizione dei tasti portarono alla dismissione della console nel 1981[2].
Le unità Microvision sono molto rare attualmente, e oggetto di collezione. La maggior parte di esse sono danneggiate: i difetti più comuni sono la rottura dello schermo per via della tecnologia LCD poco avanzata del tempo (tendeva a scurirsi progressivamente nell'utilizzo), vari danneggiamenti elettrostatici alla circuiteria e distruzione del keypad (la plastica utilizzata non era delle più resistenti).
Nonostante però tutti i suoi difetti, oggi la Microvision è considerata da molti come la prima vera console portatile mai creata visto che, appunto, per giocare bisognava inserire le cartucce dei videogiochi, e fu probabilmente il primo concetto di "console portatile" che allora, società come la Nintendo (oggi una delle più grandi case di videogiochi) cercavano di concretizzare.
Caratteristiche tecniche
- CPU: Intel 8021 oppure TI TMS1100 (situati nelle cartucce)
- Video e risoluzione: 16 × 16 pixel LCD
- Dimensione dei registri: 4 bit (TMS1100), 8 bit (8021)
- Velocità del processore: 100 kHz
- RAM (integrata nella CPU): 64 bit (TMS1100), 8 byte (8021)
- ROM: 2K (TMS100), 1K (8021)
- Cartucce ROM: 2K (TMS 1100), 1K (8021) masked (integrate nella CPU; ogni gioco aveva quindi una CPU diversa)
- Processore per il Display Video: driver LCD proprietario (prodotto da Hughes)
- Suono: altoparlante (beeper) piezoelettrico
- Ingressi: keypad a 12 bottoni, un paddle
- Alimentazione: una pila da 9V se il processore era il TMS1100, 2 pile da 9V se era l'Intel 8021
- Consumi: 110 mW (TMS 1100), 1 Watt (8021)
Giochi
Tra parentesi il nome usato sulle cartucce per l'Italia.
- 1979
- Block Buster
- Bowling
- Connect Four (Forza 4)
- Mindbuster, non commercializzato in Europa
- Pinball (Flipper)
- Star Trek: Phaser Strike (Shooting Star)
- Vegas Slots, non commercializzato in Europa
- 1980
- Baseball, non commercializzato in Europa
- Sea Duel (Duello sul Mare)
- 1981
- Alien Raiders, non commercializzato in Europa
- Cosmic Hunter, non commercializzato in Europa
- Space Blitz, commercializzato solo in Europa (Blitz)
- 1982
- Barrage, non pubblicato
- Super Blockbuster, commercializzato solo in Europa
In Europa sono usciti 8 titoli numerati da 1 a 8. Il n.1 Block Buster è stato commercializzato solo in bundle con la console, gli altri hanno la confezione numerata.
Di seguito gli otto titoli con i differenti nomi nei vari paesi di uscita. Il numero 8 non è uscito con la confezione in italiano, la versione italiana è in realtà quella inglese con l'aggiunta del manuale italiano.
- Block Buster (Italia, Germania, UK, USA), Casse Brique (Francia)
- Bowling (Italia, Francia, Germania, UK, USA)
- Shooting Star (Italia, Francia, Germania, UK), Star Trek: Phaser Strike (USA)
- Flipper (Italia, Francia, Germania), Pinball (UK, USA)
- Forza 4 (Italia), Puissance 4 (Francia), 4 Gewinnt (Germania), Connect 4 (UK), Connect Four (USA)
- Duello Sul Mare (Italia), Bataille Navale (Francia), See-Duell (Germania), Sea Duel (UK, USA)
- Blitz (Italia, Francia. Germania), Space Blitz (UK)
- Super Block Buster (Italia, Germania, UK), Super Casse Brique (Francia)
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
FAQ in inglese