Michel de Saint-Pierre nacque da Louis di Grosourdy, marchese di Saint-Pierre, e da Antoinette de Pechpeyrou Comminges de Guitaut. Compì i suoi studi a Parigi: dopo il baccalaureato in filosofia, si laureò in lettere classiche, ma manifestò poco interesse per i suoi studi. All'età di diciotto anni, decise di partire per Saint-Nazaire, dove lavorò in fabbrica come operaio metallurgico. Si arruolò quindi in marina, come marinaio di ponte, e combatté durante la Seconda Guerra mondiale nelle forze navali.
Fu tra i più noti collaboratori del Courrier français (1948-1950). Durante gli anni Cinquanta, collaborò a La Nation française di Pierre Boutang e Michel Vivier. Antigollista, manifestò a più riprese il suo interesse per le vicende politiche, sostenendo pubblicamente Tixier-Vignancour o il Parti des forces nouvelles. Collaborò alle edizioni della Table ronde, come agente letterario, direttore di collana, consigliere e amministratore. In seno all'edizioni France-Empire, creò e diresse la collana «Catholique». Nel 1981 fu tra i fondatori del giornale Présent.
Monarchico e cattolico, difensore della messa tradizionale, prese parte con vigore ai grandi dibattiti che agitavano la società francese in piena trasformazione. Nel 1964, in pieno periodo conciliare, pubblicò il romanzo I nuovi preti, in cui mise in scena lo smarrimento di certi cattolici sorpresi dalle riforme liturgiche e pastorali del Vaticano II. Un altro dei suoi romanzi di successo fu Gli aristocratici, un ritratto della vita di una certa nobiltà francese, incuneata fra tradizione e modernità.
Scrittore prolifico, Michel de Saint-Pierre era cugino di Henry de Montherlant e un fedele amico di Jean de La Varende, con i quali fu in costante corrispondenza. Le sue opere, scritte in uno stile vigoroso e ironico, ricco di riferimenti culturali, mostrano una folla di personaggi posti di fronte a un mondo che sembra perdere il senso delle sue radici e di Dio.
Nel 1974, denunciò, nel libro Églises en ruine, lo stato di abbandono di alcune chiese in Francia e incoraggiò la loro conservazione per le custodia delle tradizioni e del patrimonio francesi. Nel 1977 descrisse, attraverso il ritratto di Monsieur de Charette, l'epopea della guerra di Vandea.
Opere
Michel de Saint Pierre, Bernadette e Lourdes, Torino, Borla, 1954.
Michel de Saint Pierre, Gli aristocratici, Milano, Del Duca, 1956.
Michel de Saint Pierre, I nuovi aristocratici, Torino, SEI, 1962.
Michel de Saint Pierre, I nuovi preti, Milano, Edizioni del Borghese, 1964.
Michel de Saint Pierre, Collera Santa, Milano, Edizioni del Borghese, 1965.
Michel de Saint Pierre, Il miliardario, Milano, Rusconi, 1971.
Michel de Saint Pierre, L'accusata, Milano, Rusconi, 1973.
Bibliografia
(FR) Jean Paulhac, Michel de Saint Pierre, Parigi, Le Table ronde, 1972.
(FR) Jean de La Varende, Lettres à Michel de Saint Pierre, Éditions Hervé-Anglard, 1983.