Apparteneva ad una delle più nobili famiglie polacche, quella dei Radziwiłł, era il figlio di Marcin Mikołaj Radzwiłł, e della sua seconda moglie, Martha Trembitska, e grazie alla cultura dell'ambiente familiare in cui era vissuto, ebbe la possibilità di studiare in Europa, nelle università di Parigi e Roma.
Di tendenze politicamente moderate ma inclini ad una monarchia costituzionale, venne spesso emarginato dalla società polacca dell'epoca, o liberale od estremamente reazionaria, ma nonostante ciò il principe si fece un nome all'emissione di un suo libro di sonetti in polacco, con parafrasi francesi e testo a fronte latino.
Poniatowski, ammirato dalla cultura del pari, lo nominò Ministro della Cultura del nuovo governo, e fu tra i primi ministri a stabilire, almeno nella Grande Polonia, l'educazione scolastica obbligatoria.
Successivamente il principe scrisse altri libri di poesia, spesso vicina al gusto poetico dell'epoca, classico o francese, che lo resero molto famoso anche a Praga e Vienna, dove un suo amico, principe Stanisław Lubomirski[non chiaro] gli regalò un palazzo, dove il principe ospitò alcuni reduci od esiliati della Rivolta di Kościuszko, alla quale non partecipò considerandosi un intellettuale più che un politico; passò il resto della sua vita tra Varsavia e Vienna, scrivendo l'ultimo dei suoi cinquanta libretti di sonetti e madrigali nel 1831, stesso anno della sua morte.