Merops apiaster
Il gruccione comune (Merops apiaster Linnaeus, 1758) è un variopinto uccello appartenente alla famiglia Meropidae.[2] È detto anche merope, come il genere (Merops) di cui fa parte.[3] DescrizioneCome gli altri meropidi, è un uccello esile e multicolore. Può raggiungere una lunghezza di 26–29 cm, incluse le due penne allungate della coda, e la sua apertura alare può arrivare a 40 cm. Pesa fra 50 e 70 grammi. BiologiaVersoIl trillo è tipico: nasale, liquido, udibile a distanza: “criich-criich-criich” o “priich-priich“ o “criichuich“ o “prruich“ ripetuto continuamente. Il suono singolo indica normalmente la posizione e l'assenza di pericolo, quello ripetuto viene usato come allarme. AlimentazioneSi nutre prevalentemente di insetti, soprattutto imenotteri (ma anche libellule, cicale e coleotteri) catturati in aria con sortite da un posatoio. Prima di mangiare la preda, il gruccione rimuove il pungiglione colpendo l'insetto ripetutamente su una superficie dura. RiproduzioneI gruccioni sono socievoli, fanno il nido in colonie in banchi di sabbia, preferibilmente lungo le rive dei fiumi, di solito all'inizio di maggio. Scavano un cunicolo lungo anche 3-5 metri, in fondo al quale depongono 5-8 uova sferiche, una volta all'anno all'inizio di giugno. Sia il maschio che la femmina si prendono cura delle uova che vengono covate per circa 20 giorni. Relazioni con l'uomoI gruccioni possono arrecare da lievi a gravi danni all'apicoltura. Galleria d'immagini![]()
Distribuzione e habitatNidifica in buona parte dell'Europa meridionale, con qualche sporadica colonia anche più a nord, nell'Asia centrale e occidentale e lungo le coste mediterranee dell'Africa dal Marocco alla Tunisia. Sverna in alcune zone dell'Africa subsahariana, mentre nell'Africa meridionale è stanziale[4]. In ItaliaIn Italia le colonie di nidificazione sono numerose, concentrate quasi esclusivamente in pianura e collina. Sulla Sila cosentina (Calabria) è stata accertata la nidificazione alla quota altimetrica più elevata del Paese; le colonie individuate già da diversi anni sono alle quote più elevate come nidificazioni stabili, pur se con un numero di coppie variabili di anno in anno e poste ad un'altitudine compresa tra i circa 1150 e i 1180 metri s.l.m.[5][6] La specie è molto numerosa in Piemonte, nella pianura Padana, lungo la costa adriatica, in Toscana, Umbria, Lazio e in Sardegna, mentre negli anni più recenti ci sono stati numerosi avvistamenti in Campania, Sicilia, Liguria, Puglia e Basilicata. Arriva tra la fine di aprile e maggio per ripartire ad agosto inoltrato. Note
Bibliografia
https://www.albertomaffiotti.it/galleries-and-text/birds/gruccioni/ Archiviato il 28 maggio 2022 in Internet Archive. Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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