Il Melfa (la Melfa, al femminile nella parlata popolare della Valle di Comino) è ricordato da Strabone (Geografia, vol. 5, cap. 3, p. 9) che lo definisce "grande fiume" vicino alla grande città di Aquino. L'origine del nome non è chiara. Alcuni lo hanno collegato a Mefite, divinità italica, il cui culto è spesso associato a luoghi con acque fluviali o lacustri, in qualche caso sulfuree. Questa ipotesi si è voluta ricollegarla al fatto che, nei pressi del Santuario di Canneto, in località Capodacqua, esattamente sotto la sorgente, nel 1958 furono rinvenuti i resti di un tempio dedicato a Mefite; tuttavia questo legame sembra insostenibile dal punto di vista della linguistica storica. Esistono peraltro altre attestazioni toponomastiche riconducibili alla stessa radice, come la località Melfi a Pontecorvo, sede di un antico luogo di culto dedicato a San Giovanni Battista, curiosamente in prossimità del Liri; e poi le città di Melfi e Molfetta (anticamente Melficta), o il Melpum, e forse anche Amalfi; in Lucania troviamo pure l'idronimo Melpes. Come origine è stato ipotizzato un tema non indoeuropeo *melp/melf e *malp/malf, con il passaggio da p a f che si riscontra anche nell'etrusco. Il significato probabile è quello di sinus, ossia concavità, voragine della terra.
Bibliografia
Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1992 e 1997.
Lazio, Roma-Milano, Touring Editore, 2005, p. 666.