«Quanto al Reno, esso sorge presso i Leponti, abitanti delle Alpi, e attraversa rapidamente, in un lungo spazio, le terre dei Nantuati, degli Elvezi, dei Sequani, dei Mediomatrici, dei Triboci, dei Treveri.»
Dalla citazione precedente sembra che il loro territorio si estendesse dapprima dal nord delle Argonne al Reno. A sud, loro vicini erano i Leuci (Toul), ad ovest i Remi (Reims), e a nord-est i Treveri (presso Treviri).
In un secondo tempo, verso il I secolo a.C., i Mediomatrici, sotto la pressione delle tribù germaniche, sono costretti a lasciare la Bassa Alsazia per lasciar spazio ai Triboci:
«Agli Elvezi, lungo i fianchi del Reno, succedono i Sequani e i Mediomatrici, e, in mezzo a questi due, i Triboci, popolo germanico che un tempo ha attraversato il fiume dalla sua patria.»
Nella valle superiore della Seille, sfruttavano i giacimenti di sale di cui facevano scambio economico. Si conoscono molti esemplari di monete mediomatriche. Le più antiche, in oro, sono imitazioni delle monete macedoni di Alessandro Magno. Altre sono in potin (lega di rame, stagno e piombo) o bronzo e rappresentano un cavallo con o senza cavaliere.
Vicende storiche
Nel 52 a.C. i Mediomatrici inviarono un contingente de 5 000 uomini nell'armata destinata a soccorrere Vercingetorige ad Alesia.[2]
Fichtl, Stephan. - Oppida et occupation du territoire à travers l'exemple de la cité des Médiomatriques, in "Territoires celtiques... actes du 24e colloque international de l'AFEAF, Martigues, 1-4 juin 2000". - Paris : Éd. Errance, 2002.", p. 315 à 328.