Figlia della scrittrice Dorota Terakowska e del giornalista Maciej Szumowski, cresce in una famiglia artistica a stretto contatto con l'ambiente bohémien cracoviano, che lei stessa ricorderà poi come "totalmente borghese".[1][2][3]
Esordisce alla regia di un lungometraggio nel 2000 con Szczęśliwy człowiek, per il quale riceve una candidatura all'European Film Awards per la miglior rivelazione, così come per il successivo Ono. Nel 2005, a un anno dalla sua morte, dedica al padre il documentario Mój tata Maciek, realizzato a partire da materiali d'archivio e momenti di vita casualmente registrati.[6] Raggiunge la fama in patria col film 33 sceny z życia (2008), d'ispirazione autobiografica, che vince il premio per il miglior film ai Polskie Nagrody Filmowe.[7]
Nel 2001 ha sposato con rito cattolico Michał Englert, che aveva conosciuto alla Leon Schiller ed è stato sceneggiatore e direttore della fotografia di molti suoi film; i due hanno divorziato nel 2004, in seguito alla morte di entrambi i genitori di lei.[5] Il suo compagno successivo è stato Jacek Drosio, montatore e produttore di molti dei suoi film, con cui ha avuto nel 2005 un figlio, Maciej.[1][5] Nel 2011, Szumowska ha sposato l'attore Mateusz Kościukiewicz, che ha diretto in W imię... e Un'altra vita - Mug, e con cui ha avuto nel 2012 una figlia, Alina.[1][10]
Filmografia
Regista e sceneggiatrice
Cortometraggi
Cisza - documentario (1998)
Siedem lekcji miłości – documentario (1999)
Wniebowstąpienie (2000)
Dokument...? – documentario (2001)
Ojciec, episodio di Solidarność, Solidarność... (2005)