Morì nel 2003 in seguito alle percosse inflittele dall'allora compagno Bertrand Cantat[1], cantante dei Noir Désir.
Biografia
I primi anni
Figlia dell'attore Jean-Louis Trintignant e della sua seconda moglie Nadine Marquand[2], sorella di Pauline e Vincent, fece il suo debutto cinematografico all'età di quattro anni, recitando insieme al padre nella pellicola Mon amour, mon amour, diretta dalla madre Nadine. Nel 1969, sua sorella Pauline morì all'età di 9 mesi in maniera inspiegabile, probabilmente a causa della sindrome della morte improvvisa del lattante. In un'intervista, il padre Jean-Louis disse di essere sopravvissuto per amore della figlia maggiore[3]. Marie si chiuse nel silenzio e più tardi, nell'intento di superare la sua timidezza paralizzante, prese lezioni di recitazione[4][5].
Nel 1986 recitò in Notte d'estate in città (Nuit d'été en ville) e nel 1988 Claude Chabrol, che la conosceva sin da bambina, le chiese di partecipare a Un affare di donne, per poi offrirle il ruolo principale in Betty nel 1992[5]. Abituata a incarnare personaggi marginali, in particolare in Cible Emouvante di Pierre Salvadori, Les Marmottes di Élie Chouraqui, Les Apprentis, sempre di Salvadori (dove recitò al fianco del marito François Cluzet), raccontava al Nouvel Observateur: "amo i mostri, difendo personaggi indifendibili". Cambiò genere partendo del 2000, facendo parte del cast nel film horror Let's walk in the woods, nel film d'avventura Il Principe del Pacifico e recitando il ruolo di reporter di guerra in Harrison's Flowers. Prestò la sua voce al personaggio della contessa Marina Semenova nel film d'animazione tratto dal libro di Hugo PrattCorto Maltese. Corte sconta detta arcana[5].
Il sodalizio con il padre
Il rapporto stretto che aveva con il padre le permise di convincerlo, nel 1994, a fare parte del cast di Tre colori - Film rosso, il terzo episodio della Trilogia dei colori che il regista polacco Krzysztof Kieślowski dedicò alla bandiera francese.
In seguito la coppia padre/figlia salì sul palco nello spettacolo teatrale basato sulla lettura di poesie di Guillaume Apollinaire[2].
Vita privata
Marie Trintignant era madre di quattro figli, fra cui Jules, nato nel 1998, avuto dall'attore e regista Samuel Benchetrit[6], suo ex marito[7].
L'uccisione
Nella notte tra il 26 e 27 luglio 2003, mentre si trovava a Vilnius, in Lituania, per le riprese di un film che la vedeva protagonista, Marie Trintignant venne percossa brutalmente al viso e alla testa nel corso di un violento litigio dal suo compagno Bertrand Cantat, voce e leader del gruppo rock francese Noir Désir, che era sotto l'effetto di alcool[8]. L'attrice venne soccorsa solo l'indomani intorno alle 7,30[1]. La violenza dei colpi le causò un grave edema cerebrale, che le causò prima il coma e poi la morte, avvenuta il 1º agosto, dopo due interventi chirurgici alla testa.
Cantat fu condannato da un tribunale lituano ad otto anni e rilasciato in libertà condizionata nel 2007, dopo quattro anni di carcere[9]. Sette anni più tardi, la seconda moglie di Cantat morì impiccata[10][11], ma la procura di Bordeaux stabilì il non luogo a procedere nel 2013.
Nella sua carriera di attrice, Marie recitò in più di 50 tra film e serie tv[12][13] e fu candidata 5 volte al Premio César per le sue interpretazioni in:
1999 - Comme elle respire - Miglior attrice
1998 - Le cousin - Miglior attrice non-protagonista
1997 - Le cri de la soie - Miglior attrice
1994 - Les Marmottes - Miglior attrice non-protagonista
1989 - Une affaire de femmes - Miglior attrice non-protagonista
La sua storia ispirò il libro La nuit avec ma femme scritto dall'ex marito Samuel Benchetrit[14], pubblicato il 25 agosto 2016 dall'editore Plon/Julliard e il libro inchiesta L'amour à mort di Stéphane Bouchet e Frédéric Vézard[15][16].
^(FR) Dossier: Affaire Cantat-Trintignant, su affaires-criminelles.com. URL consultato il 1º agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2010).