Iniziò a giocare giovanissima con i ragazzi del rione[2]. Siccome gli amici andavano a giocare all'oratorio maschile di via Legnani, lei li seguì. Il "Don" mandò a chiamare i genitori consigliando loro di non far giocare lei (unica bambina) con i maschietti. Maria va perciò al G.S. Robur Saronno dove non rimane a lungo per problemi con gli altri maschi. Viene tesserata successivamente dal C.S. Prealpi di Saronno sotto falso nome e come maschio[2] per giocare un campionato "pulcini" (all'epoca fra 9 ai 12 anni compiuti). Con la crescita non è più possibile nascondere che è una femmina e disputa perciò delle partite di sole ragazzine.
A 11 anni la Prealpi disputa una amichevole con l'ACF Milan, che era già in Serie A, e questi la prendono. È l'ACF Milan di Vittorio Pino, allenata da Antonio Curreri[3] il quale la schiera come centro-mediano[2].
Cresce nel club rossonero zeppo di calciatrici già in nazionale oppure successivamente più volte convocate da Amadei, Galli e Guenza e ha già una notevole esperienza quando alla fine della stagione 1980, a seguito di un cospicuo accordo economico con Ernesto Guarini, il DS del Milan Vittorio Pino "porta" le rossonere in blocco all'Alaska Lecce. Ciò non compromette la sua attività lavorativa perché gli allenamenti in settimana li fa con Curreri sul campo sterrato di Cinisello Balsamo e la domenica si spostano col treno di notte per andare a giocare il loro campionato, mentre la squadra giovanile gioca il campionato di Serie C lombarda.
All'Alaska Gelati Lecce iniziano i suoi infortuni (ginocchia, legamenti e menischi)[3], ma lei ha un carattere molto forte e si rialza dopo ogni infortunio ritornando puntualmente in squadra. Arrivano così i primi tre scudetti e due coppe Italia. A Trani, dopo due stagioni notevoli in cui si è raccolto una promozione in Serie A e una Coppa Italia, si decide di costruire una squadra di successo. Lei, Rose Reilly, Anna Maria Mega, Viviana Bontacchio e Carolina Morace sono le carte vincenti che Santo Barbato cala dal mazzo lasciando indietro una Lazio CF che tutti davano per vincente all'inizio del campionato.
La stagione successiva è ferma dall'inizio per un infortunio che riesce a recuperare alla 13ª e prima giornata di ritorno. Ma la squadra, malgrado le difficoltà, vince ancora il campionato ma perde la Coppa Italia contro la Lazio.
Nazionale
Allenatrice
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Salvatore Lo Presti, Almanacco del calcio mondiale '89-90, Torino, S.E.T., 1989, p. 323.
Luca Barboni e Gabriele Cecchi, Annuario del calcio femminile 2000-01, Fornacette (PI), Mariposa Editrice S.r.l., dicembre 2000, p. 47 (curriculum sportivo di Maria Mariotti).
Marco Sappino, Dizionario del calcio italiano, Milano, Baldini&Castoldi, 2000, p. 681, ISBN978-8880898627.
Franco Caffarella, Nino Losito e Antonio Rutigliano, Un calcio ai ricordi ... in rosa - Storia del calcio femminile a Trani, Trani, Gradavant Consulting, stampa Centro Stampa - Terlizzi, dicembre 2015, pp. varie con 156 con foto e statistica, partita per partita. Dettagli stagionali da p. 26 a 30, da 51 a 53 e da p. 126 a 144 (tutti i tabellini).