Allo scoppio della guerra di Corea Marguerite Higgins, che si trovava a Tokyo, si recò subito al fronte come corrispondente di guerra per il New York Herald Tribune, spesso partecipando in prima persona alle azioni militari delle truppe statunitensi e soccorrendo i feriti. Per il suo coraggio fuori dal comune, nel 1951 fu quindi insignita del Premio Pulitzer per il miglior giornalismo internazionale.[2] Spesso era considerata un fastidio e un pericolo dagli stessi statunitensi, tanto che in un'occasione fu cacciata dagli accampamenti americani, salvo essere riammessa dopo essersi appellata al generale Douglas MacArthur.[2]
Nel 1952 si sposò col generale del Corpo dei MarinesWilliam E. Hall, con cui ebbe tre figli. Si recò a corrispondere anche la guerra del Vietnam, di cui divenne una forte critica, denunciando le attività belliche degli Stati Uniti;[3] in Vietnam contrasse la leishmaniosi, che la debilitò fortemente e la costrinse a rientrare in patria nel 1965. Morì l'anno successivo, e venne sepolta nel cimitero nazionale di Arlington.[2]
Nel film sudcoreano La battaglia di Jangsari (2019) una delle protagoniste, la giornalista Maggie, interpretata da Megan Fox, è chiaramente ispirata alla figura di Margaret Higgins durante il suo periodo di corrispondente di guerra in Corea.
Note
^ab(EN) The Press: Pride of the Regiment, su time.com. URL consultato il 30 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2011).