Un diavolo in veste da gentiluomo bazzica intorno ai locali notturni di Parigi in cerca di anime da portarsi all'inferno, con la complicità di una splendida e sensuale cantante della quale si innamora un vecchio professore che, per poter coronare questo sogno d'amore, accetta il patto con il demonio: un contratto con il quale il vecchio insegnante cede l'anima al Maligno in cambio di un ritorno alla giovinezza. Tornato giovane e aitante, l'ex professore corteggia la cantante che a sua volta si innamora di lui. Ma il destino è in agguato: uscito dal locale con la cantante, un altro giovane la importuna e il professore, ormai non più vecchio, interviene. Ne segue un violento alterco, l'altro giovane rimane ucciso e l'ex professore viene condannato all'ergastolo per omicidio. La cantante innamorata si dispera e cerca di convincere il diavolo ad annullare il contratto, offrendo la sua anima in cambio della libertà dell'amato.
Produzione
Riprese
Le riprese degli interni furono realizzate negli stabilimenti Franstudio a Saint-Maurice.
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Accoglienza
Critica
«La trasposizione del mito è riuscita faticosa e piuttosto meschina (come ne fa fede il dialogo, che nei tratti culminanti goccia generico e stentato); e anziché conciliare favola e romanzo, surreale e reale, il film lascia correre i due toni, che stridono non poco fra di loro. Ma il regista si è salvato in particolari spesso squisiti e in una quasi continua preziosità di scenografia e di colore (quella sua rossiccia, squadrata Montmartre, dove fa più che capolino l'esperienza espressionistica). Degli interpreti, il migliore è quello che ha il personaggio più felice: Yves Montand (Mefistofele), il cui lieve trucco è di grande effetto. Gli altri si sforzano di apparire convincenti [...]»
«Accentuata stilizzazione della messa in scena e frequenti cambi cromatici... freddezza che non viene riscattata né dal testo né dagli interpreti (del tutto improbabile Montand nel ruolo del diavolo).»