Marcello Boglione è nato a Pescara, da Angelo, generale, discendente da una famiglia piemontese. Si trasferisce prima a Nizza Monferrato, dove studia con Henry Mottez, poi a Roma, intorno al 1908, dove studia con Dante Ricci. A Roma entra in contatto con il gruppo dei XXV della campagna romana, nato nel 1904. Esordisce come pittore alla Promotrice di Torino del 1909. Si trasferisce stabilmente a Torino nel 1922, e lì si dedica quasi a tempo pieno all'incisione, impegnandosi anche in iniziative per diffondere e valorizzare la grafica incisa. Chiamato nel 1934 a sostituire Cesare Ferro, da poco scomparso, nell'incarico di Tecniche dell'Incisione, presso l'Accademia Albertina, nel 1938 ottiene la titolarità della Cattedra. Dai suoi allievi pretende la precisione, anche nel dettaglio.
Di lui scriveva il giornalista Paolo Cesarini: «Una gran calma, un pacato amore per gli aspetti più assorti della natura a preferenza delle avventure degli uomini che appaiono di rado e di sfondo, quasi superflui all'espressione più completa d'un affetto trepido. Per Boglione è chiaro, un intreccio di rami lisci di betulle, una chioma fiorita di castagno, i riflessi d'un canale, il patetico accartocciarsi d'un petalo sono avvenimenti panici, motivi di commozione creativa che durano uguali dalla scoperta fino al termine del lavoro.»[1]
Presente a tutte le Biennali di Venezia che si sono svolte dal 1932 al 1954, nel 1940 Marcello Boglione ottiene il Premio "Volpi di Misurata" per l'incisione.
Dipinti
Sepolcri sulla via Appia, c. 1920
Ruderi del Palatino, c. 1920
Casa dell'artista a Cumiana
Incisioni
Sulle rive del Sangone, 1915. Nel parco, acquatinta, 1915 (mm. 90x120). Fiori, 1925. La strada solitaria, 1926. Sponde del Po, 1926. Un angolo dello studio, acquaforte, 1926 (mm.120x160). Nudo, acquaforte, 1926. L'Aniene, 1928. Controluce, 1928. Betulle, 1929. La strada della valle, 1932. Lo studio, 1936. Meriggio tra i castagni, 1942. Pomeriggio al Valentino, 1946. Fuochi d'artificio, sd. Giardino romano, sd. Tramonto, sd. Via Santa Maria, sd. Grande albero, sd.
Mostre
1923. Personale, Milano, Galleria d'Arte La Vinciana. (87 opere)
Angelo Dragone, Franca Dalmasso, Vincenzo Gatti, Marcello Boglione (1891-1957): un maestro dell'incisione all'Accademia Albertina: Catalogo generale delle incisioni e delle litografie. Torino, Franco Masoero, 1994.
Marcello Boglione, incisioni e disegni, a cura di Vincenzo Gatti, Torino, Gabinetto delle Stampe dell'Accademia Albertina, 2005.
Renato Mammucari, Poesia della campagna romana nell'arte dei "25", Velletri, Vela, 1979.
Marie Cleo Rose, Paludi pontine e Agro romano nella pittura dell’Ottocento, Velletri, Editrice Vela, 1981.
Arnaldo Cervesato, La campagna romana nella pittura dell'Ottocento, Abano Laziale, Editrice Vela, 1982.
Renato Mammucari, I 25 della Campagna Romana, Albano Laziale, Vela, 1984. Prefazione di Paolo Emilio Trastulli
Renato Mammucari, I pittori della mal’aria: dalla campagna romana alle Paludi Pontine: vedute e costumi dell'Agro attraverso i dipinti degli artisti italiani e stranieri che ne lasciarono memoria prima della radicale trasformazione dell'ambiente e del territorio, Roma, Newton & Compton, 1988. Coautore Rigel Langella.