Le mangrovie dell'Africa orientale sono una ecoregioneafricana (codice ecoregione: AT1402[1]) che si sviluppa lungo le coste dell'Africa Orientale. La regione è inclusa nella lista Global 200 con il nome di Mangrovie dell'Africa orientale.[2]
Questa ecoregione comprende aree di mangrovie che sorgono lungo una sottile striscia costiera che va dalla Somalia meridionale, al Kenya, alla Tanzania e al Mozambico; in corrispondenza dello sbocco dei principali fiumi le mangrovie risalgono per diversi chilometri verso l'interno; le aree di maggiore densità si hanno sulla foce dei fiumi Tana e Sabaki in Kenya, Rufiji e Ruvuma in Tanzania, Zambesi e Limpopo in Mozambico.[1]
Alcuni siti ricadenti nell'ecoregione, come la foce dello Zambesi e il delta del Rufiji, sono importanti siti di riproduzione di diverse specie di tartarughe marine come la tartaruga verde (Chelonia mydas), la tartaruga embricata (Eretmochelys imbricata) e la tartaruga olivacea (Lepidochelys olivacea).[1]
Conservazione
Il WWF considera le mangrovie dell'Africa orientale in pericolo critico.[1]
^(EN) East African Mangroves - A Global Ecoregion, su panda.org, World Wide Fund For Nature. URL consultato il 4 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2008).
^(EN) A field guide to Kenyan mangroves, in East African Mangroves. URL consultato il 31 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2016).