Fu ingegnere camerale dal 1729. Collaborò con il fratello Bartolomeo a vari progetti.[1] Divenne successivamente collaboratore di Luigi Vanvitelli, che lo influenzò molto. Vecchione riuscì a fondere diversi modelli stilistici provenienti dall'architettura barocca di Roma e dal barocco napoletano unendo così diversi stili tra questi il maestro di Vecchione, Vaccaro, Ferdinando Sanfelice e Vanvitelli che sono percepiti nella progettazione la chiarezza d'impianto, rigore geometrico e razionalità.
Incarico di notevole prestigio è quello della nomina di Ingegnere-Architetto del monastero di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone, alle monache esegue censimenti, in qualità di tavolario, delle proprietà del monastero sulla collina, si occupò anche di una perizia eseguita per una lite tra il monastero dei Santi Marcellino e Festo e un certo Alfonso Capano che aveva le sue proprietà a ridosso del monastero. La sua attività s'intensificò dalla fine degli anni trenta del XVIII secolo: nel 1738 progettò il portale in piperno del Lavoratorio delle Pietre Dure. Tra il 1740 e il 1745 fu nel cantiere della Santa Maria della Stella dove realizzò nella sagrestia un fine e prezioso apparato in stucco, dal 1742 fu attivo nel restauro del Complesso di Santa Maria di Betlemme e nel 1749 progettò l'altare marmoreo in una chiesa di Barra, nella cappella del principe di San Nicandro.
In seguito alla morte dell'ingegnere e architetto Giuseppe Astarita, nel 1775, il Vecchione fece domanda al re di diventare ingegnere camerale col soldo, cioè pagato, ma la sua domanda fu rifiutata a causa dell'età avanzata. Morì dopo il 1775 e negli ultimi anni venne assistito dal fratello Bartolomeo nei lavori.
Note
^Luca è considerato la mente e il fratello il braccio poiché è quest'ultimo a dirige il cantiere.
Bibliografia
Salvatore Costanzo, La Scuola del Vanvitelli. Dai primi collaboratori del Maestro all'opera dei suoi seguaci, Clean edizioni, Napoli, 2006.
Il "Poggio delle Mortelle" nella storia dell'architettura napoletana, tesi di laurea in Storia dell'architettura e della città, candidato Emilio Ricciardi.