Giornalista e critico d'arte, collaborò per trent'anni al Journal Amusing, al Charivari e al Le Gaulois". Allo stesso tempo, scrisse brani giocosi e popolari, come Le Chemin retrouvé e Le Hashisc; collaborò anche con il drammaturgo Eugène Labiche alla realizzazione di Il est de la police e Brûlons Voltaire!. Dipinse anche paesaggi e realizzò numerose incisioni per illustrare i suoi articoli. Tra il 1835 e il 1861 espose regolarmente al Salon di Parigi.
Louis Leroy fu l'ideatore del termine "impressionismo", che usò in un articolo pubblicato su Le Charivari, il 25 aprile 1874, in cui si dimostrò molto critico nei confronti del dipinto Impression, soleil levant di Claude Monet, esposto nello stesso anno: “Impressione ne ero certo. Mi stavo solo dicendo che, dal momento che ero impressionato, doveva esserci una certa impressione in esso - e che libertà, che facilità di lavorazione! Un disegno preliminare per un modello di carta da parati è più rifinito di questo paesaggio marino".[1]
Il termine è stato successivamente adottato dagli stessi artisti ed è ormai diventato il nome di uno dei movimenti artistici più influenti della storia.
Note
^(FR) Agusroldan, Les Critiques, su L'impressionnisme, 17 marzo 2013. URL consultato il 24 giugno 2016..