Gafà cominciò la sua carriera come scalpellino lavorando con suo fratello Melchiorre, rinomato scultore dell'epoca. Verso il 1660 sviluppò un forte interesse per il disegno architettonico e nel 1661 fu così coinvolto nell'ampliamento del coro della parrocchiale dedicata a San Filippo di Agira, a Casal Zebbugi. Nello stesso periodo lavorò alle pale d'altare della chiesa di Santa Scolastica del monastero dell'Ordine benedettino e della chiesa dell'Annunziata del convento dell'Ordine dei frati predicatori, entrambe ubicate nella sua città natale. In seguito progettò la chiesa di San Nicola a La Valletta.
Successivamente lavorò alla chiesa di San Paolo sotto il titolo del Naufragio dell'Apostolo a Rabat (1664-1683),[2] alla chiesa di Sarria a Floriana (1676),[3] alla Chiesa del Carmelo a Mdina (1668–1672) e a varie strutture civili a La Valletta dal 1680 in poi. A Medina Gafà intraprese molti altri lavori, in particolare gli furono assegnati il progetto del Palazzo Vescovile e il progetto e la supervisione del cantiere nell'ambito della ricostruzione della cattedrale di San Paolo (1697-1702).[4]
Fra il 1680 e il 1690 su suo disegno furono poi erette innumerevoli altre chiese, come Santa Caterina a Zeitun (1692) e Santa Maria della Vittoria a La Valletta (1699). Progettò inoltre la chiesa parrocchiale di Qrendi.
Opere
1678, Chiesa della Concezione della Beata Vergine Maria detta di Sarria di Floriana.[3]
1696, Chiesa di San Giuliano Confessore (San Giuliano l'Ospitaliere o San Giuliano il Povero), terminata nel 1711, riedificazione di primitivo tempio di San Giuliano.[17]