In Coppa del Mondo ha ottenuto il primo risultato di rilievo il 17 marzo 1984 nella 5 km di Štrbské Pleso (14ª), il primo podio il 20 febbraio 1990 nella 10 km a tecnica libera della Val di Fiemme (2ª) e la prima vittoria il 18 dicembre 1992, nella medesima località, nella 15 km a tecnica libera.
Ai XVI Giochi olimpici invernali di Albertville 1992, sua prima partecipazione olimpica, andò a medaglia in tutte le gare di fondo previste; vinse tre medaglie d'oro, nella 15 km tecnica libera, nella 10 km a inseguimento (in entrambe le occasioni davanti all'italianaStefania Belmondo, che invece riuscì a batterla nella 30 km a tecnica classica) e nella staffetta 4x5 km, davanti alla Norvegia e all'Italia. Oltre all'argento nella 30 km ne vinse un altro nella 5 km a tecnica classica, dietro alla finlandeseMarjut Rolig.
Replicò l'impresa alle XVII Giochi olimpici invernali di Lillehammer 1994, quando vinse altre tre medaglie d'oro: nella 5 km a tecnica classica, nella 10 km a inseguimento (in entrambi i casi davanti all'italiana Manuela Di Centa) e nella staffetta 4x5 km, di nuovo davanti a Norvegia e Italia. Nella 15 km a tecnica libera arrivò seconda, dietro alla Di Centa, e rimase fuori dal podio solo nella 30 km. Con sei medaglie d'oro eguagliò il record femminile di ori olimpici che apparteneva da trent'anni alla pattinatrice sovieticaLidija Skoblikova.
Dopo una pausa per maternità tornò alle gare[1] e ai Mondiali di Trondheim del 1997 si classificò per la quarta volta prima in una gara iridata. Tuttavia pochi giorni dopo fu trovata positiva all'esame antidoping per uso di bromantan, uno steroide anabolizzante; tutti i risultati ottenuti da allora sono stati annullati e il 6 giugno 1997[senza fonte] la Egorova fu squalificata per tre anni (poi ridotti[senza fonte] a due)[1]. Ammise di aver assunto la sostanza, che può migliorare le prestazioni e mascherare l'uso di altri prodotti dopanti, ma sostenne di averlo fatto accidentalmente mentre prendeva un medicinale[senza fonte].
Scontata la squalifica tornò alle gare, senza più riuscire a replicare i risultati ottenuti in precedenza; ai XIX Giochi olimpici invernali di Salt Lake City 2002 fu 5ª nella 10 km e 11ª nella sprint. Si ritirò definitivamente nel 2003.