Amico di Bai Juyi, è noto per aver introdotto nella sua poesia elementi delle canzoni popolari.[1][3] Redasse 40 volumi di poesie.[4] Tra i più noti, il poema 陋室銘, Lòu Shì Míng (Iscrizione su di una dimora grezza).
Originario di Luoyang, nello Henan, intraprese la carriera politica e divenne funzionario imperiale nella capitale. La sua contrastata attività di saggista portò tuttavia al suo esilio presso Langzhou, anch'essa nello Henan. Gli fu successivamente consentito di fare ritorno a Chang'an, capitale imperiale, dove terminò la sua carriera presiedendo il consiglio dei riti. Le sue poesie, tuttavia, continuarono a procurargli ostacoli, venendo ritenute talvolta offensive.[1] Quattro di queste sono state comunque inserite nell'antologiaTrecento poesie Tang, stilata nel 1763 da Sun Zhu.
Tra i suoi saggi più noti, risulta il Tian lun (Trattato sul Cielo).[3][5]
Note
^abc(EN) Liu Yuxi, in The Anchor Book of Chinese Poetry, Whittier College. URL consultato il 29 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2013).
^ab(EN) Liu Yuxi (Liu Yu-hsi) 772-842, in Renditions.org, Research Centre for Translation, The Chinese University of Hong Kong. URL consultato il 29 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2006).
^(EN) Fang Li-Tian, Liu Zongyuan and Liu Yuxi. Theories of Heaven and Man, in Yijie Tang, Zhen Li, George F. McLean (a cura di), Man and Nature: The Chinese Tradition and the Future, CRVP, 1989, pp. 25-32, ISBN9780819174123. URL consultato il 29 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).