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Lira è il nome usato dal Medioevo fino al XXI secolo per le monete di diverse nazioni; in particolare la lira italiana è stata la valuta ufficiale dell'Italia fino al 28 febbraio 2002, quando è stata sostituita dall'euro.
Il nome "lira" deriva dal latinolibra ("bilancia"), che, prima con i Libripens dell'antica Roma e poi con Carlo Magno, indicherà sia un'unità di peso (in italiano libbra) che un bene, come un'unità monetaria (la libbra d'argento).
Con la caduta di Roma, il susseguirsi di invasioni barbariche e l'ostilità degli stati che si venivano formando, le attività commerciali in Occidente vennero praticamente annullate, con la conseguente riduzione nella circolazione di monete.
Questo durò fino all'affermazione sulle altre popolazioni barbariche di Carlo Magno (768 - 814) e l'instaurazione dell'impero dei Franchi.
Il conio delle monete venne quindi centralizzato ed il suo sistema monetario venne basato sull'argento a causa della scarsa disponibilità d'oro, impiegato solo per gli scambi con l'Oriente. La moneta ufficiale dell'impero fu il "denaro", con un peso tale che con una libbra d'argento si coniavano 240 denari.
Come unico multiplo si aveva il "soldo", pari a 12 denari: 20 soldi, quindi, corrispondevano ad una libbra d'argento. La libbra (o lira), invece, non esisteva come moneta, rappresentando solo la base del sistema monetario.
In seguito, poi, questa moneta si diffuse in molte città italiane (tra cui Firenze, Mantova e Bologna), anche se con riferimento a valori differenti per la lira. Ci furono lire anche pavesi, toscane, modenesi ecc.
In Piemonte, la lira venne introdotta da Emanuele Filiberto nel 1562, mentre nel 1793 venne adottato il sistema decimale francese, con la suddivisione della lira in decimi e centesimi.
Monetazione contemporanea
Nel Ducato di Milano circolava una lira d'argento del peso di 6,25 g al 552/1000 e con un diametro di 28 mm. Fu battuta da Maria Teresa d'Austria dal 1779, dopo la riforma monetaria del 1778. Il peso del fino era di 3,45 grammi. La monetazione fu proseguita dai suoi successori, Giuseppe II, Leopoldo II e Francesco II.
All'inizio del XIX secolo gli Stati Italiani legati alla Francia adottano la lira da 100 centesimi. Il diametro era di 23 mm ed il peso di 5 g di argento al 900/1000, pari a 4,5 grammi di fino.
Nel XIX secolo anche l'Egitto (nel 1834) e l'Impero ottomano (nel 1844) adottarono la lira come moneta ufficiale, facendola equivalere a 100 piastre. Dopo il 1918 il nome "lira" è stato mantenuto dalle valute ufficiali di molti stati che sono sorti dalla disgregazione dell'Impero Ottomano.
Bibliografia
Carlo M. Cipolla, Le avventure della lira , Bologna, Il Mulino, 1975.
Stefano Poddi, La lunga storia della lira , (alcune parti) Fondazioni, n.2 marzo-aprile, Roma, 2008.
Stefano Poddi, La lunga storia della lira, Difesa e Lavoro, settembre 2008.
Alfredo Taracchini Antonaros, ''Addio, cara lira'', Edizioni Pendragon, 1999.