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nsah
Le lingue nilo-sahariane sono una famiglia linguistica parlata in Africa, principalmente nelle parti superiori del fiume Chari e del Nilo (dove il termine Nilo- comprende anche la Nubia storica).
Le lingue appartenenti coprono 17 nazioni nella porzione settentrionale dell'Africa: dall'Algeria e dal Mali a Nord-Ovest al Benin, la Nigeria e la Repubblica Democratica del Congo a Sud, ad Est dall'Egitto alla Tanzania (Somalia esclusa). La parte più estesa delle sottofamiglie principali si trova nell'odierno Sudan, in cui scorre il Nilo con tutte le sue incarnazioni: il Nilo bianco e il Nilo azzurro, che confluiscono per formare il Nilo principale all'altezza di Khartum. Come si può vedere nel nome col trattino, quella nilo-sahariana è principalmente una famiglia linguistica dell'entroterra africano, nel bacino idrografico del Nilo e dei suoi affluenti, e del Sahara centrale.
Nel 1987 erano circa 11 milioni le persone che parlavano una lingua nilo-sahariana, secondo le stime di Merritt Ruhlen. La famiglia presenta parecchie distinzioni interne, molto più di quanto non ne presenti la famiglia indo-europea o persino quella niger-kordofaniana, cosa che la rende piuttosto controversa e non accettata da tutti gli etno-linguisti. Nodo centrale delle controversie è l'inclusione delle lingue songhay, che comprende la lingua di Timbuktu e del suo impero.
Lionel Bender le classifica secondo il seguente modello, leggermente modificato rispetto a quello del 1989:
Nella sua ricostruzione delle lingue nilo-sahariane, Christopher Ehret le classifica come segue in maniera maggiormente dettagliata:
Ethnologue nella sua 18ª edizione del 2015 classifica la famiglia nel seguente modo: (tra parentesi tonda il numero di lingue che formano i vari sottogruppi) [tra parentesi quadre, per le lingue isolate, in corsivo, il codice linguistico internazionale e la nazione in cui sono parlate]
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