Lillie Langtry, all'anagrafe Emilie Charlotte Langtry, nata Le Breton (Jersey, 13 ottobre1853 – Monte Carlo, 12 febbraio1929), è stata un'attricebritannica.
Di rinomata bellezza, soprannominata Jersey Lily ("il giglio di Jersey"), in vita ha avuto moltissimi spasimanti importanti dell'epoca vittoriana, incluso il futuro re Edoardo VII (l'allora Principe del Galles).
Biografia
Nata come Emilie Charlotte Le Breton era l'unica figlia del reverendo William Corbet Le Breton (discendente di Richard le Breton) e di Emilie Davis Martin. Era la sesta di sette fratelli. Nel 1874 si sposò con Edward Langtry, che si trovò sull'orlo del fallimento nel 1880 proprio quando lei rimase incinta. In quel periodo ritornò all'isola dove era nata per poi tornare a Londra solo dopo la nascita di una figlia, Jeanne, che non era del marito.
L'incontro con Oscar Wilde
La prima volta che Oscar vide Lillie Langtry fu in occasione di un ricevimento in onore di Lady Sebright, nel maggio 1876. A detta di tutti i presenti la sua nobiltà e bellezza la fecero notare più di ogni altra ragazza presente.[1][2]
Ogni personalità presente si interessò a lei: ci fu chi le chiese di posare per un quadro e chi per una statua. Se negava tale piacere, le cantavano una serenata: lo stesso Wilde si produsse in una serenata, pensando di averla infastidita e chiedendo in tal modo scusa.[3] Molti la paragonarono a bellezze mitologiche, quali Elena di Troia[4] o Cleopatra.
Wilde, impressionato così tanto da quella ragazza da avere anche molte sue foto a casa, conobbe quella che definì come "la più bella donna d'Europa"[5] dopo una sua partecipazione ad uno spettacolo teatrale. Alla ragazza Wilde apparve come un ragazzo dagli occhi grandi, con un viso semplice, con cui entrò subito in confidenza[6].
Wilde e il suo compagno di appartamento Frank Miles volevano immortalarla come più potevano, grazie alle loro abilità con la matita e con la penna.[7] Oscar le dava dei consigli su come vestire, le chiedeva di indossare una veste nera con zaffiri che ornassero un piccolo cappello che doveva portare e doveva passeggiare in quel modo ogni giorno nel parco, indicazione che lei non seguì[8]. La ragazza coinvolse Wilde e il suo amico Miles nella sua posizione economica non florida, chiedendo anche consiglio su quale attività poter intraprendere per risollevarsi economicamente, ma i consigli (sul giardinaggio come le propose Miles che aveva una passione per narcisi e gigli) furono scartati.[9]
In seguito i due si ritrovarono negli USA e lui la fece immortalare dal fotografo Sarony.[10] Vide la Langtry esibirsi al Wallack's Theatre il 6 novembre in un'opera di Tom Taylor.[11]
Per lei arrivò a cambiare la trama di Il ventaglio di Lady Windermere (Lady Windermere's Fan), la parte della madre offerta a Lillie nel 1891, affermò che non poteva avere una figlia così grande, anche se aveva 39 anni, Wilde sentendo ciò modifico i dialoghi, inserendo una battuta che ricordasse tale risposta dell'attrice[12] Anni dopo arrivò a tradire un suo famoso detto dove affermava che non bisognerebbe mai pronunciare il nome di una donna, alla pari del nome segreto di Roma[13] finì con il nominarlo così spesso da far credere a tutti che i due fossero amanti.[14]
Wilde dedicò alla donna due poesie: Humanitad, in cui la descrive, e Roses and Rue, in cui si comprendeva vedendo il manoscritto (To L.L.) a chi fosse dedicata. Da entrambe si leggeva come una storia d'amore fra i due (in entrambe si alludeva a dei baci).
Donna famosa
Lillie fu famosa durante la sua vita. Roy Bean nutriva una vera passione per lei e nel film di Huston il suo motto fu per il Texas e Miss Lillie e morì a Langtry (Texas). Curiosamente, però, la località deve il suo nome non a Miss Lillie, ma a George Langtry, ingegnere che soprintese i lavori di costruzione della locale ferrovia. James McNeill Whistler le chiese di poterla ritrarre in un quadro, Frederick Leighton la volle come modella per un busto di marmo ed Edward Burne-Jones arrivò a farne una corte serrata con serenate cantate di sera, per convincerla a posare per lui (lo stesso, ma per scusarsi, fece Wilde).
George Bernard Shaw di lei disse: "Non ha il diritto di essere intelligente, audace ed indipendente, oltre che adorabile".[15]
(EN) The days that I knew, London, Futura Publications, 1978, OCLC59680658.
Note
^Nella descrizione che fa di lei Randolph Churchill sembra avesse "trois plis de Vénus", tre pieghe di venere al collo come da Randolph Churchill, Reminiscences pag 105, London, 1908.
^Wilde in particolare sembrò apprezzare la sua bellezza I suoi occhi sono ora descritti come grigi ora come azzurri.come descritto in Mrs Langrty as Hester Grazebrook, "World" di New York del7 novembre 1882
^ Noel B Gerson, Lillie Langtry pag 54, London, 1971.
^Oscar Wilde citato sul Morning Herald di Halifax 10 ottobre 1882
^Con questa sua ultima battuta si congeda dal suo amico Bodley. Informazione e risposta appresa dal diario di Bodley tenuto a Bodleian.
^Particolare e dettagliata descrizione di Oscar Wilde in Lillie Langtry, The Days I Knew pag 86-87, London, 1925.
^ Robertson Graham, Time was , pag 70, London, 1931.
^ Heinrich Febelberman, The Memoirs of a Cosmopolitan, pag 125, London, 1932.
^ Lillie Langtry, The Days I Knew pag 93, London, 1925.
^come nell'articolo apparso in "Word" di New York del 7 novembre 1882
^ Lillie Langtry, The Days I Knew pag 97, London, 1925.
^Come narrava Raffalovich in André Raffalovich, Oscar Wilde “Blackfriars” VIII n92, London, The Grosvenor gallery, 1927.
^Da Some Letters of Vincet O'Sullivan to A.J.A. Symons Edinburgh 1975
^(EN) Mark Bourne, TV on DVD: Lillie, su mtv.com, 18 febbraio 2008. URL consultato il 21 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2019).