Meglio nota come de' Liguoro, de' Liguori, oppure semplicemente Liguori è una famiglia del Regno di Sicilia e dopo il vespro siciliano del Regno di Napoli, i rami nobili erano aggregati al Seggio di Portanova di Napoli. La famiglia trae origine da Marcus Ligorio console di Napoli[1]. La traslazione del cognome da Ligorio a de' Liguoro[2] è avvenuta in area partenopea nel corso del XVII secolo[3].
Araldica
D'azzurro e d'oro al leone troncato d'argento.
D'oro al leone rosso addestrante un olivo al naturale.
Di rosso al leone d'oro tenente una scure d'argento.
Carluccio de' Ligorio, (1459), consigliere di Re Ferdinando I di Napoli, razionante della Gran Corte e della Regia Zecca[10]
Girolamo Ligorio, di Noto, (1500), regio cavaliere[11]
Pirro Ligorio, (1513), vicino alle famiglie Borgia e d'Este è stato scrittore[12], archeologo[13], storico[14], pittore, scultore, architetto ed antiquario.
suor Maria Teresa Ligorio O.S.B., (1780), nipote di Sant'Alfonso[23]
suor Antonia de' Liguoro O.S.B. (1778), suora del Monastero di S. Marcellino Napoli
Antonio de liguori O.S.B. (1739), Patrizio Napoletano, monaco benedettino ribattezzato fra' Benedetto nella Congregazione Cassinese e in seguito Maestro dei novizi
de' Liguoro (o de' Liguori) di Napoli.[26]. A gli inizi del XVIII secolo, un ramo acquistò il principato di Presicce e ducato di Pozzomauro (che, nel XIX secolo, passò ai Paternò), mentre un altro ramo acquistò la contea di Specchia in Terra d'Otranto.
Ligorio di Ferrara. Pirro Ligorio dopo aver acquisito la cittadinanza romana si trasferì a Ferrara alla corte della famiglia Este come antiquario e consigliere.
Casa Natale di Sant'Alfonso in piazza Sant'Alfonso a Napoli, retta dai Padri Redentoristi, è frequentata dai devoti del Santo. L'edificio che conserva elementi del XV secolo, risale al XVII secolo. Accanto alla casa è sita la chiesa dedicata al Santo, realizzata intorno al 1312
Castello di Presicce costruito su un forte preesistente, dall'aspetto sobrio e austero domina la piazza e via castello comprende giardini pensili e una cappella. Oggi è sede del Museo civico della Civiltà Contadina.
Castello di Specchia costruito nel XVI secolo arricchito di elementi aggiuntivi nel XVII secolo e nel XVIII secolo, è dotato di due torri merlate e quadrate poste agli angoli della costruzione quadrangolare.
Castello di Mistretta edificato su un monte come fortezza a guardia della città. Distrutto da una frana nel lato orientale e ricostruito dai saraceni nel 1030. È circondato da tre cerchia di mura e dotato di quattro torri merlate. Rocca del sistema difensivo dei Normanni e successivamente possedimento dei Lihori nel XV secolo.
Palazzo De Liguoro di Presicce sito a Napoli in via Arena alla Sanità, venne costruito nel XVI secolo dal ramo dei principi di Presicce (tuttora i discendenti lo detengono e lo abitano ancora in parte), purtroppo lo splendido giardino che originariamente circondava il palazzo è andato irrimediabilmente perduto.
Palazzo De Liguoro-Santoro sito a Napoli nella Salita di Capodimonte, venne costruito nel XVIII secolo e si caratterizza per la scala spiraleggiante scavata interamente nel tufo.
Palazzo Liguori, sito a Torre del Greco in via Salvatore Noto.
Villa De Liguoro, sita ad Ercolano.
Note
^iscritti come de Liguori nell'Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano del 1922.
^G. Grande, Origine de' Cognomi gentilizj del Regno di Napoli, Napoli 1756.
^Giuseppe De Blasiis, L'insurrezione Pugliese e la conquista Normanna nel secolo XI, Detken, 1864.
^Urso de Ligorio tenet in Ancia feudum I militis et cum augmento obtulit II milites in Giuseppe Del Re, Domenico del Re, Bruto Fabbricatore, Stanislao Gatti, Michelangelo Naldi, Scipione Volpicella, Emmanuele Rocco, Nicola Corcia, Camillo Minieri-Riccio, Cronisti e scrittori sincroni della dominazione normanna nel regno di Puglia, 1845 [1]
^Bernardo de Ligorio, sicut ipse dixit, tenet in Ancia feudum I militis et cum augmento obtulit II milites in Giuseppe Del Re, Domenico del Re, Bruto Fabbricatore, Stanislao Gatti, Michelangelo Naldi, Scipione Volpicella, Emmanuele Rocco, Nicola Corcia, Camillo Minieri-Riccio, Cronisti e scrittori sincroni della dominazione normanna nel regno di Puglia, 1845 [2]
^Pergamena presso Archivio Capitolare di Ostuni, 115/31-XV [A]; edit. in L.Roma, Le pergamene, doc. nr.66.
^Istituto Storico Domenicano, Archivum fratrum praedicatorum, Roma, 1962 p. 288.
^ASBr., Notaio Antonio Ligorio, 27 settembre 1643, CC.88, quietanza di pagamento in data 15 nov. 1643
^ASBr., notai di Ceglie Messapica, Notaio Antonio Ligorio
^Storia e Politica Università di Roma Istituto di studi storico-politici, Roma 1984
^ristretto istorico dell'origine degli abitanti della campagna di Roma, dei suoi re, consoli e dittatori, Roma 1753
^S. Alphonsus M. Ligorio, Theologia Moralis, curata da L. Gaudé e G. M. Blanc. Roma, Vaticana, 1905-1912. Ristampa 1953.
^Maria Theresia Ligorio Herculis Ligorio filia atque nepos ex eodem S. Alfonsi in monasterio SS. Marcellini et Festi sanctimonialis: Spicilegium hist. CSSR 5 (1957) 44 SS.
^Collezione di Varie accademie, tenute nel Seminario Oritano Essendo Maestro di Retorica e Rettore Quinto Mario Canonico Corrado Juniore Tomi IV, Oria 1788-1796. B.C. De Pace- Lombardi mss.24 E 49, 24 E 52, 24 E 53, 24 E 54.
^Achille de Liguoro dal 20 ottobre, aggregato al corpo del gen. Douglas Scotti, viene sconfitto e preso prigioniero sul Macerone.
^Francesco Bonazzi, Famiglie nobili e titolate del napolitano, Napoli 1902
^A. Costa, Vicende di un cavaliere aragonese di Sicilia: Sancio Ruiz de Lihori, visconte di Gagliano, «Medioevo. Saggi e Rassegne».