Etimologicamente, continua il nome ebraico לֵוִי (Lewi), che tradizionalmente viene interpretato come "congiunto"[1][2], "unito", "affezionato"[4] o "unione", "vincolo"[3][6], dal verbo lawah, "affezionarsi"[5]; questo significato riflette la narrazione biblica della Genesi, nella quale Lia, trascurata dal marito in favore di Rachele, alla nascita di questo figlio avrebbe esclamato "Questa volta mio marito mi si affezionerà (o "sarà ben unito a me"), perché gli ho partorito tre figli" (Ge29:31-35[7])[1]. Tuttavia, è plausibile che sia invece il personaggio a prendere il nome dalla tribù, e non viceversa, e la reale origine del nome potrebbe trovarsi al di fuori della lingua ebraica[5]. Poiché i membri della tribù di Levi, i leviti, erano investiti delle funzioni di culto, nell'ebraico postbiblico il nome viene interpretato anche come "sacerdote", "salmista"[1][2].