Nacque a Redland, Bristol, il 27 giugno 1896, figlio di Archibald George e Rosie Powell.[1] Aveva un fratello Geoffrey Edward Powell che nacque nel 1907. Prima dello scoppio della prima guerra mondiale lavorava come giornalista presso il Western Daily Press a Bristol dal 1913.[1]
Nel dicembre 1914 si arruolò nella Royal Navy e fu assegnato alla base navale HMS Pembroke a Chatham.[2] Tra il 1915 e il 1916 prestò servizio presso la caserma HMS President.[2] Nel febbraio 1916, fu trasferito dal Royal Naval Air Service come Petty officer Mechanic all'8° Battaglione del Gloucestershire Regiment.[2]
Nell'aprile del 1917 si trasferì al Royal Flying Corps, unendosi alla No. 1 School of Military Aeronautics (SMA) di Reading. Fu anche inviato all'aeroporto di Brooklands, nel Kent, prima di essere assegnato al No.11 RFC Squadron in Francia nel luglio del 1917.[1]
Volò come osservatore/mitragliere sui Bristol F.2b.[1] Tutte le sue vittorie tranne una arrivarono mentre era in coppia con Andrew Edward McKeever.[3] La sua serie di vittorie iniziò con una tripletta il 7 luglio 1917, seguita da una seconda il 5 agosto e una terza il 31 ottobre.[4] Due vittorie giornaliere vennero conseguite il 23 settembre e il 16 ottobre 1917. Chiuse la sua lista con quattro vittorie a sud di Cambrai il 30 novembre 1917, ottenute in un combattimento aereo tra il suo velivolo e sette caccia tedeschi Albatros D.V.[4] La sua mitragliatriceLewis si inceppò mentre venivano attaccati da un altro caccia tedesco.[4] McKeever fece virare il Bristol in quella che sembrava una picchiata mortale e il velivolo tedesco si allontanò, riprendendo poi il volo lineare a una quota di 20 piedi di altitudine prima di riuscire a sfuggire ai caccia tedeschi sopravvissuti.[4] La sua unica vittoria senza McKeever fu con Geoffrey Herbert Hooper l'11 settembre 1917.[1]
Il 25 gennaio 1918 lui e McKeever furono ritirati dal servizio operativo e assegnati al Home Establishment in Gran Bretagna rimanendovi fino al termine del conflitto.[4]
«Per il notevole coraggio e la dedizione al dovere in diverse occasioni nell'attaccare aerei nemici in numero superiore a distanza ravvicinata, distruggendone alcuni e facendone precipitare altri fuori controllo. Ha anche svolto un lavoro eccellente nelle ricognizioni fotografiche e, in ogni caso, ha dimostrato il massimo coraggio e uno splendido spirito offensivo.» — 19 gennaio 1918.[1]
«Per il suo notevole coraggio e la sua dedizione al dovere. Da quando il suo nome è stato reso noto l'ultima volta, ha distrutto otto velivoli nemici. In un'occasione, con il suo pilota, ha impegnato undici aeroplani nemici, il suo pilota ne ha abbattuto uno. In un'altra occasione sono stati incontrati sei caccia Albatros e due biposto, due sono stati abbattuti e altri tre impegnati con risultati indecisi.» — 23 aprile 1918.[1]
(EN) Alan Clark, Aces High. The War in the Air Over the Western Front 1914-1918, London, Cassel, 1999.
(EN) John Guttman e Harry Dempsey, Bristol F2 Fighter Aces of WW I, Botley, Osprey Publishing, 20077, ISBN978-1-84603-201-1.
(EN) Christopher Shores, Norman Franks e Russell Guest, Above the Trenches. A Complete Record of the Fighter Aces and Units of the British Empire Air Forces, 1915-1920, London, Grub Street, 1996, ISBN0-948817-19-4.