Dopo la fine della seconda guerra mondiale il signor Lev Leopoldoff,[N 1] proprietario della Societe des Avions Leopoldoff, riprese la produzione del precedente modello di aereo da turismo L.3 Colibri, dotandolo di ulteriori migliorie e propulsori di origine americana.[3] La produzione dei primi sei Colibri fu intrapresa dalla Société des Constructions Aéronautiques du Maroc in Marocco, ricevendo la loro designazione CAM-1.[1]
Dopo gli esemplari realizzati in Marocco, la produzione riprese in Francia presso la Leopoldoff, la SCANOR (Société de Construction Aéronautique du Nord), e in kit di montaggio da realizzarsi a casa. La produzione totale dei due modelli, L.3 e L.7 raggiunse i 125 esemplari.[3] Il 3 luglio 1948 uno dei CAM-1 nell'ambito di una manifestazione aeronautica organizzata dalla Federazione Aeronautica del Marocco, completò con successo un percorso di 600 km.[4] Il Leopoldoff CAM-1 (alimentato da un radiale Salmson) atterrò sull'aeroporto di Rabat, dove l'equipaggio composto dal dott. Saugnes e da M.J. Rousseau vennero accolti dal residente generale francese in Marocco, generale Juin, e dal principe Moulay Hassan.[4]
Ancora nel 2011 tre Colibrì volavano in Francia e altri due nel Regno Unito.
Versioni
CAM-1: sei esemplari prodotti in Marocco dalla Société des Constructions Aéronautiques du Maroc.
L.53: versione dotata di motore Minié 4.DC.32 da 75 hp (56 kW).