In lessicografia, il lemma (dal grecolêmma, 'titolo', poi in latinolemma, 'argomento', 'tema'), detto anche esponente, voce lessicale o (all'inglese[1]) entrata, è la forma di citazione di una parola in un dizionario[2].
Il lemma può essere costituito da una o più parole grafiche, anche se alcune tradizioni lessicografiche tendono a escludere lemmi multilessicali (come tic-tac o pro capite)[4].
Da un punto di vista tipografico, il lemma viene evidenziato graficamente: figurando come titolo di una voce o articolo di enciclopedia o dizionario, viene spesso esaltato dal grassetto e dall'uso di maiuscole, il che ne permette un più facile reperimento[2].
Solo nel caso una data parola abbia più forme flessionali, la scelta del lemma che deve rappresentarle tutte avviene secondo criteri di "lemmatizzazione", diversi da lingua a lingua[2]. Per esempio, la forma di citazione del verbo:
in alcune lingue è l'infinito presente: mangiare in italiano, manger in francese, comer in spagnolo, eat in inglese[5] ecc.;
in altre lingue è la prima persona dell'indicativo presente: τρώω ('mangio', in greco moderno), edo (sempre 'mangio', stavolta in latino).
^È il cosiddetto bare infinitive, letteralmente 'il nudo infinito', cioè senza l'elemento to che compone to eat in un esempio di to-infinitive. Cfr. The Infinitive Form, in ucl.ac.uk/internet-grammar, University College London.