Nome di matrice classica, nell'EneideLavinia è la figlia di re Latino, moglie di Enea, il quale per onorarla dà il suo nome alla città di Lavinium[1][2][3][4]. L'etimologia del nome è incerta, prelatina e probabilmente etrusca, e quindi dal significato indecifrabile[1][3]; alcune fonti ritengono che sia "Lavinia" a derivare da "Lavinium" anziché il contrario, e che il toponimo di tale città derivi dal grecolaphas ("pietra")[5] oppure che sia mutuato da quello di un corso d'acqua, a sua volta dal protoindoeuropeo*lou(e) ("lavare")[6].
In Italia il nome venne ripreso a partire dal Rinascimento, soprattutto dopo la pubblicazione della traduzione dell'Eneide curata da Annibal Caro; in qualche caso può anche essere ispirato a Lavinia, il personaggio dell'innamorata nella commedia dell'arte[1]. Negli anni 1970 si contavano del nome oltre settemila occorrenze, sparse nell'Italia peninsulare ma più rare al sud[1].