La Lauda Air cominciò ad operare effettivamente dalla metà degli anni ottanta: inizialmente offriva solo voli regionali, con una flotta composta da Fokker F27 e BAC One-Eleven, ma quando fu stabilito che la Austrian Airlines non poteva mantenere il monopolio sulle rotte internazionali, la Lauda Air iniziò una politica di espansione molto aggressiva, approfittando anche dell'appoggio della tedescaLufthansa, che aveva sempre mostrato un grande interesse per la compagnia austriaca.
In seguito, desiderando che l'aviazione commerciale austriaca si concentrasse in un solo gruppo, il governo austriaco ha adottato a partire dagli anni novanta una strategia finalizzata a favorire l'acquisto delle azioni della Lauda Air e anche della Tyrolean Airways da parte di Austrian Airlines.
Conclusa l'esperienza con tale azienda, Niki Lauda ha continuato a investire nel trasporto aereo, creando la compagnia Niki, e, dopo il fallimento di questa nel 2017, Laudamotion.
Il 25 settembre 1997 la Lauda Air ricevette, a Seattle, il primo dei suoi quattro Boeing 777-200. Niki Lauda lo pilotò personalmente fino a Vienna, dopo uno scalo a Las Vegas dove offrì una festa ai 150 passeggeri invitati.
Lauda Air è stata la prima compagnia aerea europea ad introdurre un Bombardier CRJ Series Canadair Regional Jet nella sua flotta.
Il 26 maggio 1991 un Boeing 767-300 della Lauda Air, operante il volo 004, precipitò su di un'area rurale della Thailandia facendo 223 vittime inclusi 10 membri dell'equipaggio. Dall'indagine emerse che l'aereo era caduto per l'improvvisa attivazione dell'inversore di spinta del motore sinistro ad altitudine e velocità superiori a quella a cui era stato eseguito il test di volo[1], causata probabilmente da un cortocircuito al cablaggio delle valvole di controllo.
In seguito a quell'incidente, tutti i costruttori di aerei adottarono delle chiusure meccaniche, oltre alle due valvole standard, per ovviare l'azionamento degli inversori di spinta per guasto o involontariamente.