Era figlio di Carlo Orsini capostipite del ramo di Bracciano e di Paola Gironima, forse una Orsini del ramo di Tagliacozzo[2]. Era nipote del cardinale Giordano Orsini.
Lasciato il titolo cardinalizio dei Santi Giovanni e Paolo, fu nominato cardinale vescovo di Albano dal 1465 al 1468 e quindi cardinale vescovo di Frascati dal 1468 al 1477. Dal 1468 al 1472 fu anche amministratore apostolico della diocesi di Polignano.
Esponente di primo piano della fazione guelfa tradizionalmente rappresentata a Roma dalla propria famiglia, partecipò attivamente ai conclavi del 1455 e del 1458 per evitare di far convergere i voti sul suo avversario Prospero Colonna, contribuendo all'elezione di Callisto III e Pio II. Durante il conclave del 1471 non riuscendo a far convergere la maggioranza dei voti sulla sua candidatura, indirizzò i propri consensi su Francesco Della Rovere che uscito eletto prese il nome di Sisto IV, da cui in riconoscimento del suo appoggio ebbe la prestigiosa nomina di camerlengo (1471) e nel 1472 fu nominato arcivescovo di Taranto; rimanendo fedele consigliere e arbitro di gran parte degli affari curiali del pontefice, fino alla morte avvenuta dopo quasi trenta anni di cardinalato nella sua residenza di Monte Giordano, dove lo stesso Sisto IV si era recato con parte del Sacro Collegio a visitarlo tenendovi Concistoro[3]. Fu sepolto nella chiesa del convento di San Salvatore in Lauro a Roma che lui aveva fatto edificare.
Grazie al matrimonio della nipote Clarice, figlia della sorella Maddalena, andata in sposa a Lorenzo de' Medici (1468-1469), questi ultimi poterono ottenere con l'inizio del pontificato di Sisto IV, l'amministrazione delle decime papali e le due famiglie Orsini e Medici, strinsero un'alleanza famigliare destinata a durare nei secoli successivi.
Avuti in eredità dal padre i feudi di Mentana, Selci e Palombara, in gioventù aveva avuto un figlio, Paolo, legittimato in punto di morte con il consenso di Sisto IV a succedere nel patrimonio del padre e al comando di milizie pontificie durante i pontificati di Sisto IV e Innocenzo VIII; è il medesimo Pagolo[4] strangolato nel gennaio 1503 a Città della Pieve nella strage di Senigallia, per ordine di Cesare Borgia, da cui discese il ramo degli Orsini di Mentana e di Amatrice.
Conclavi
Latino Orsini partecipò come cardinale a quattro conclavi: