La serie è stata adattata in un manga, che rispetto ai romanzi è proseguito in modo autonomo concludendosi con un finale alternativo; l'opera è stata scritta e illustrata da Chisato Nakamura e serializzata su Asuka Fantasy DX da novembre 1991 a settembre 1996. Gli studi di animazione Animate Film e Aubec ne hanno tratto due film anime, rispettivamente il 17 agosto 1991 e il 18 luglio 1992, mentre dal 21 ottobre 1993 al 21 settembre 1995 Movic e J.C.Staff hanno prodotto una serie OAV di quattro episodi. Le pubblicazioni più recenti della serie e molte versioni distribuite al di fuori del Giappone hanno accorpato i due film animati ai quattro episodi OAV, formando quindi un'unica serie OAV di sei episodi. La serie è stata pubblicata in Italia in VHS dalla Granata Press e dalla PolyGram.
Un nuovo adattamento manga, questa volta realizzato da Hiromu Arakawa, è pubblicato da Kōdansha su Bessatsu Shōnen Magazine dal 9 luglio 2013. L'edizione italiana è curata da Planet Manga e ha iniziato la pubblicazione il 1º novembre 2015. Liden Films ha inoltre adattato la storia in una serie televisiva anime di 25 episodi, andata in onda su Japan News Network dal 5 aprile al 27 settembre 2015; una seconda stagione di otto episodi, intitolata Arslan senki: fūjin ranbu (アルスラーン戦記 風塵乱舞?), è stata trasmessa dal 3 luglio al 21 agosto 2016. Entrambe le serie sono rese disponibili in Italia in simulcast sulla piattaforma VVVVID di Dynit.
Trama
La storia segue le gesta di Arslan, l'erede al trono dell'immaginaria Pars, il cui regno viene conquistato dalla nazione confinante della Lusitania. Suo padre, il re Andragoras, cade vittima infatti di un complotto tramato da uno dei suoi seguaci più fidati, e così Arslan, dopo essere scampato alla morte per un soffio, si riunisce con il suo fedele sottoposto Daryun per dare inizio a un viaggio volto alla liberazione del suo paese. Supportato da alcuni compagni, tra cui lo spadaccino e stratega Narsus, il suo giovane servo Elam, la bella e fredda sacerdotessa Farangis e il musico errante Giv, Arslan dovrà riuscire a mettere insieme un esercito abbastanza forte da sconfiggere l'armata dei lusitani, guidata dal misterioso "Silvermask".
Principe quattordicenne di Pars intorno al quale ruota la maggior parte delle vicende raccontate nella serie. Arslan è spesso mal interpretato da quelli intorno a lui che lo considerano un debole, a causa del suo aspetto effeminato, della sua ingenuità e della sua bontà d'animo. Arslan si rivela tuttavia saggio, intelligente e carismatico, in grado di mobilitare anche i più apatici per la sua causa. Ha un falco ammaestrato di nome Azrael (告死天使?, Azuraīru).
Un tempo alto ufficiale militare, Daryun viene degradato all'inizio della storia. Il suo nuovo compito diventa quello di proteggere e servire Arslan, cosa che fa diventare i due personaggi molto amici; Daryun si mostra fedele e pronto a dare la vita per il suo padrone. È un mardan-e mardan, uno dei combattenti più abili e forti del regno; sa destreggiarsi perfettamente con ogni arma, e se a cavallo combatte con una lancia. È conosciuto come "il cavaliere in nero".
Narsus era un tempo il capo stratega e consulente di re Andragoras, ma fu rimosso dall'incarico dopo aver criticato l'abitudine reale di continuare a utilizzare gli schiavi. Oltre a essere un tattico brillante, Narsus è anche uno spadaccino incredibile e un filosofo intelligente. Ha un forte legame di amicizia con Daryun e si unisce ad Arslan come suo mentore e stratega, con il sogno di diventare pittore di corte una volta terminata la guerra.
Giovane ragazzo che Narsus affrancò dalla schiavitù; Elam intende servire il suo "maestro" fino a quando sarà grande abbastanza da farcela da solo. Unitosi ad Arslan, Elam rimane colpito dall'animo del principe e fa di tutto per difenderlo, anche a costo di mettere la sua vita a rischio. Si serve di diversi travestimenti per raccogliere informazioni dal nemico.
Giv è un poeta e musico, nonché esperto spadaccino e arciere. Prima di incontrare Arslan, vagava mettendosi ai servizi dei nobili per essere ricompensato con donne e soldi. Inizialmente segue il gruppo del principe poiché infatuato della bella Farangis, ma col passar del tempo capisce l'importanza della missione e arriva ad allontanarsi dal gruppo per il bene dell'esercito. È uno dei pochi personaggi a rompere il muro della quarta dimensione, rivolgendosi direttamente agli spettatori.
Farangis è una sacerdotessa della dea Misra, scelta dal suo ordine per proteggere il principe Arslan; lei pensa inoltre di essere stata allontanata per la sua bellezza e bravura nel combattimento. Si presenta come una donna forte, distaccata e talvolta fredda, ma in realtà ha un animo gentile e sensibile. Si sa molto poco del suo passato. È in grado di percepire i djinn, gli spiriti della natura.
Figlia del capo della tribù degli Zott, viene salvata da Narsus e si unisce al gruppo del principe Arslan. Si è autoproclamata moglie di Narsus e ha frequenti battibecchi con Elam.
Abitante del Regno di Sindhura, era al servizio del Gran Visir Mahendra e dell'erede al trono Gadevi, prima di lasciare il suo paese per seguire Arslan e ripagarlo per avergli salvato la vita.
Il sovrano di Pars e padre di Arslan. In molte occasioni lo si vede iroso, impulsivo e paranoico, oltre che eccessivamente sicuro di sé. È distaccato nei confronti del figlio, mentre fa di tutto per accontentare la regina Tahamine. Si scopre aver assassinato il fratello maggiore Osroes per conquistare il trono.
Doppiato da: Kenjirō Tsuda (serie TV) (ed. giapponese)
Mercante della città portuale di Giran. Giura fedeltà ad Arslan e insieme sconfiggono i pirati che depredavano i territori del sud di Pars.
Regno di Lusitania
La Lusitania (ルシタニア?, Rujitania) è uno degli stati confinanti con Pars. La religione di stato è quella del dio Ialdabaoth, che spinge i lusitani a intraprendere delle crociate per uccidere gli infedeli.
In principio, il principe Hirmes si presenta come Maschera d'Argento (銀仮面卿?, Ginkamen kyō), comandante delle forze lusitane che sbaraglia l'esercito di Pars e sconfigge Andragoras. Si scopre essere il principe ereditario di Pars, figlio del defunto Osroes, in cerca di vendetta verso Andragoras per aver ucciso suo padre e aver usurpato il trono. Il suo soprannome deriva dalla maschera d'argento che indossa dopo esser rimasto bruciato nell'incendio causato da Andragoras. Si allea con la Lusitania proprio per impossessarsi del trono che pensa appartenergli; per questo prova un profondo odio verso il cugino Arslan e cerca di ucciderlo. Nel combattimento con la spada ha una forza pari a quella di Daryun.
Soldato lusitano, incontra Arslan in diverse occasioni senza conoscere la sua vera identità. Grazie alla sua fede convinta, riesce a far aprire gli occhi al principe su certe realtà; leggendo il libro sacro dei lusitani, infatti, Arslan capisce di dover trovare un modo per conciliare le fedi dei due paesi. Si scopre essere una ragazza, cresciuta da una famiglia di cavalieri e successivamente affidata al Conte Barcacion.
Un antico necromante al servizio di Hirmes. Sin dall'inizio, è evidente come Bajon porti avanti degli interessi propri sfruttando la sete di vendetta e il dolore del principe.
Dalla serie di romanzi sono state tratte due serie manga.
La leggenda di Arslan (1991-1996)
Il primo adattamento è stato disegnato da Chisato Nakamura e serializzato dal novembre 1991 al settembre 1996 sulla rivista Asuka Fantasy DX. I vari capitoli sono stati raccolti in 13 volumi tankōbon, pubblicati tra il novembre 1991[20] ed il 1º settembre 1996[21].
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Un secondo adattamento, questa volta disegnato da Hiromu Arakawa, viene serializzato dal 9 luglio 2013 sulla rivista Bessatsu Shōnen Magazine[33]. Il primo volume tankōbon è stato pubblicato il 9 aprile 2014[34]. In Italia la serie è stata annunciata al Lucca Comics 2014[35] da Panini Comics che ha iniziato a pubblicarla sotto l'etichetta Planet Manga nella collana Senki dal 1º novembre 2015[36].
Dalla serie di romanzi è stato tratto anche un adattamento animato prodotto da Animate Film e Aubec e diviso in due film usciti rispettivamente il 17 agosto 1991[92] e il 18 luglio 1992. In seguito venne creata una serie OAV a opera di Movic e J.C.Staff per un totale di quattro episodi distribuiti tra il 21 ottobre 1993 e il 21 settembre 1995. In Italia i due film sono stati pubblicati entrambi da Granata Press in VHS nel corso del 1994. Fallita la Granata Press, i due lungometraggi vennero riediti da PolyGram nel 1996 che pubblicò nel corso del medesimo anno anche i primi due OAV, interrompendo la serie a due episodi dalla sua effettiva conclusione[93]. Come avvenuto in molte versioni distribuite al di fuori del Giappone, anche l'edizione italiana ha accorpato i due film animati ai quattro episodi OAV, formando così un'unica serie di sei episodi.
Le sigle di chiusura sono: Kutsuato no hana cantata da Mimori Yusa (ep. 1), Tokimeki wo Believe di Yumi Tanimura (ep. 2) e Ryote Ippai interpretata da Shoko Suzuki (ep. 4-5).
La leggenda di Arslan (parte III) 「アルスラーン戦記III(東の城、西の城)」 - Arusurān senki III (Azuma no shiro, nishi no shiro) – "La leggenda di Arslan III (Il castello a est e il castello a ovest)"
21 ottobre 1993
1996
4
La leggenda di Arslan (parte IV) 「アルスラーン戦記IV(汗血公路)」 - Arusurān senki IV (Kanketsu kōro) – "La leggenda di Arslan IV (La strada del sangue e del sudore)"
22 dicembre 1993
1996
5
「アルスラーン戦記V(征馬孤影・上)」 - Arusurān senki V (Seiba koei-jō) – "La leggenda di Arslan V (Il cavaliere solitario, parte I)"
21 agosto 1995
—
6
「アルスラーン戦記VI(征馬孤影・下)」 - Arusurān senki VI (Seiba koei-ka) – "La leggenda di Arslan VI (Il cavaliere solitario, parte II)"
21 settembre 1995
—
Serie TV (2015-2016)
Un altro adattamento, questa volta televisivo[96] e più fedele, è stato prodotto da Liden Films e trasmesso in Giappone su Japan News Network dal 5 aprile 2015[97] al 21 agosto 2016 per due stagioni, composte rispettivamente da 25 episodi per la prima e da 8 per la seconda[98][99]. Inoltre entrambe le stagioni presentano un episodio OAV, distribuiti esclusivamente nell'edizione limitata dei volumi 5 e 6 del manga di Hiromu Arakawa[100]. In Italia sono giunte entrambe le serie in versione sottotitolata a opera di Dynit che le ha pubblicate sul servizio VVVVID[101].
Le sigle di apertura della prima stagione sono rispettivamente Boku no kotoba de wa nai kore wa boku-tachi no kotoba (僕の言葉ではない これは僕達の言葉?) di UVERworld (ep. 1-13) e Uzu to uzu (渦と渦?) di NICO Touches the Walls (ep. 14-24) mentre quelle di chiusura sono Lapis Lazuli (ラピスラズリ?) di Eir Aoi (ep. 1-13), One Light delle Kalafina (ep. 14-24) e Uzu to uzu di NICO Touches the Walls (ep. 25).
Le sigle della seconda stagione invece sono Tsubasa (翼?) di Eir Aoi in apertura e blaze delle Kalafina in chiusura.
Il primo videogioco basato sulla serie venne pubblicato per Sega Mega CD nel 1993 esclusivamente in Giappone. Il titolo è uno strategico a turni simile a quello della serie di Fire Emblem. Si basa sulla serie di film e OAV degli anni '90.
Il secondo, Arslan: The Warriors of Legend, invece è un "Musou", ovvero uno stile di gioco molto simile a quello della serie Dynasty Warriors, crossover uscito per PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox One e Microsoft Windows il 1º ottobre 2015 in Giappone[105]. A differenza del predecessore, questo titolo è anche uscito nel Nord America[106] e in Europa[107] il 9 febbraio 2016. Il videogioco segue gli avvenimenti narrati nell'anime del 2015.
«If you enjoy an epic fantasy with plenty of historical detail and battle scenes and don't mind waiting for the story to really get going, The Heroic Legend of Arslans first volume is worth reading»
^(EN) Serdar Yegulalp, Best Sword & Sorcery Fantasy Anime, su About.com, 28 maggio 2014, p. 1. URL consultato il 13 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2014).
^abCome di consueto per la maggior parte degli OAV, questo episodio non è mai stato trasmesso in televisione ma è stato pubblicato direttamente in home video.
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