La Grande Birraria Svizzera era un caffè letterario, ristorante e birreria, con deposito di birra di Monaco di Baviera, situato nel centro storico di Catania. Lo stile architettonico era eclettico, di gusto classico-barocco: era stato progettato da Paolo Lanzerotti e constava di due ampi saloni. Fondata nel 1890 dai fratelli Tscharner, svizzeri d'origine e catanesi d'adozione, si trovava alle spalle di Via Etnea nel lato occidentale del Palazzotto Biscari alla Collegiata, con l'ingresso su piazza San Nicolella.[1]
Il 29 maggio del 1915 la Grande Birraria Svizzera si trasferì in una nuova sede, la seconda, che si trovava nel Palazzo Tezzano in Via Etnea 141, costruito anch'esso in stile eclettico classico-barocco, e progettato sempre dall'architetto Paolo Lanzerotti. In seguito, questa sede della Grande Birraria Svizzera si trasformò nel famoso Gran Caffè Lorenti.[2][3]
Note
^(…) I fratelli Giovanni e Giorgio Tscharner furono i fondatori della “Birraria Svizzera”, aperta nel 1890 a Catania al pianterreno del palazzetto Biscari in via Etnea; ai due saloni del locale si accedeva da piazza Santa Nicolella. Fortemente lusinghiero è il commento che si legge nella Guida del viaggiatore, stampata nel 1899 in edizione rinnovata da Galatola: «Della vita catanese, assai più che i caffè, sono importantissimi fattori i Circoli, ove sia di giorno che di sera si riuniscono i soci che ne fanno parte: la Birraria Svizzera, rimpetto la posta è un locale di convegno che dà un'idea della vita di caffè delle città del continente. È molto frequentata; essa per Catania è il Caffè Aragno di Roma e il "Diana" di Milano». (…) L'edificio citato nella Guida come dirimpettaio alla Birraria in piazza Santa Nicolella è il Palazzo della Banca Nazionale Poste e Telegrafi, progettato da Carlo Sada, ora sede della Questura centrale. da La Storia di Catania
^Antonio Rocca: Il liberty a Catania, Magma, Catania 1984.
^Franca Restuccia: Catania nel '900: dall'architettura eclettica allo stile liberty, Gangemi, Roma 2003.