LZ 127 Graf Zeppelin

LZ 127 Graf Zeppelin
Il Graf Zeppelin in fase di manovra a terra; si noti, sotto la gondola, il "pallone" ammortizzatore.
Descrizione
TipoTrasporto passeggeri
Equipaggio45-50 tra ufficiali, dirigibilisti e servizio di bordo
CostruttoreGermania (bandiera) Luftschiffbau Zeppelin
CantieriFriedrichshafen
Data del varo8 luglio 1928[1]
Data primo volo18 settembre 1928[2]
MatricolaD-LZ 127
Data ritiro dal servizioRadiato il 19 luglio 1937
ProprietarioGermania (bandiera) Germania (bandiera) Germania (bandiera) DELAG
Germania (bandiera) DZR
Destino finaleSmantellato nel 1940
Dimensioni e pesi
StrutturaDirigibile rigido
Lunghezza236,60 m[3]
Diametro30,50 m[3]
Volume105 000 [3]
GasIdrogeno e Blau gas[4] in 17 celle
Passeggeri20
Cabine10 doppie per i passeggeri
CapacitàCarico utile:

30,0 ton
60 ton, secondo[5]

Propulsione
Motore5 motori V12 a benzina o gas
Maybach VL2
Potenza530 CV ciascuno

550 CV ciascuno, secondo[5]

Prestazioni
Velocità max110 km/h
Autonomia10 000[5] km
Impieghi sperimentali e di ricerca
- Spedizione circumpolare 24 - 31 luglio 1931;

- Test per aerei parassiti;

Record e primati
- Più grande dirigibile al momento del primo volo;

- Più lunga distanza coperta da un dirigibile[6] con 6 384,50 km
- Più lungo periodo di volo per un dirigibile[6] con 71 ore;

[7], salvo over diversamente riportato

voci di dirigibili presenti su Wikipedia

L'LZ 127 Graf Zeppelin fu un dirigibile rigido costruito in 21 mesi dalle officine Zeppelin di Friedrichshafen, entrato in servizio il 18 settembre 1928. Il Graf Zeppelin fu l'aeronave per il trasporto passeggeri che ebbe maggior successo in quel periodo.

Originariamente costruito come aeronave sperimentale, l'LZ 127 si dimostrò così affidabile che fu presto utilizzato per i viaggi spettacolari che lo resero famoso, tra cui il giro del mondo e la traversata artica, che fecero da traino pubblicitario per i primi voli di linea transatlantici.

Il progetto

Per finanziarne la costruzione, il dottor Hugo Eckener fece una tournée promozionale con l'equipaggio dell'LZ 126 (consegnato alla US Navy dove prestò servizio come USS Los Angeles ZR-3). Questa iniziativa fruttò donazioni per 2,5 milioni di Reichsmark, che coprirono circa il 30% dei costi complessivi. Il Governo tedesco coprì un ulteriore 30%, e la Luftschiffbau Zeppelin GmbH investì circa 3 milioni. I costi complessivi furono quindi di circa 8,3 milioni di Reichsmark.

L'LZ 127 "Graf Zeppelin" fu varato l'8 luglio 1928, in occasione del 90º anniversario[1] della nascita di Ferdinand Graf von Zeppelin, fondatore della ditta, alla presenza di sua figlia, la contessa Hella von Brandstein-Zeppelin. Il progetto del LZ 127 Graf Zeppelin era un'evoluzione del LZ 126. La differenza più evidente era la maggior lunghezza, 236,6 m contro 200,0 m, mentre il diametro era simile, con il Graf Zeppelin largo quasi 3 m in più rispetto al predecessore. Questa scelta di mantenere un diametro simile, rispetto ad un significativo allungamento dell'aeronave, era obbligata dall'hangar in cui era avvenuto l'allestimento del dirigibile[4]: ai fianchi dell'aeronave non restava che un metro di spazio dalle pareti, mentre dal tetto mancavano solo 65 cm. Questa scelta comportò che il Graf Zeppelin avesse un rapporto lunghezza/diametro non molto vantaggioso[4]: era troppo sottile per quella lunghezza, il che non consentiva di sfruttare al meglio le capacità di carico di un'aeronave di quelle dimensioni.

Altra differenza significativa rispetto al LZ 126 era l'adozione di una nuova lega di duralluminio, ricoperta di una vernice a base di zirconio come protezione contro l'ossidazione. Per il resto i due zeppelin erano concettualmente simili. Adottavano entrambi 5 motori ad elica, che spingevano in configurazione 2: 2: 1; la coppia in posizione più avanzata era installata più esternamente. I motori erano Maybach VL2, 12 cilindri a V che potevano essere alimentati sia a benzina, sia a gas.

Simili erano anche le lunghe gondole di comando, che ospitavano, oltre al ponte di comando e alla sala radio, anche gli alloggi per i passeggeri.[8] La soluzione di allungare la gondola in modo da rendervi possibile l'alloggiamento dei passeggeri era stata introdotta dalla Luftschiffbau Zeppelin GmbH con l'LZ 120 Bodensee (poi Esperia), il primo zeppelin civile postbellico. I primi zeppelin passeggeri disponevano di una cabina interna ricavata nella parte centrale dell'involucro. Solo con l'LZ 129 Hindeburg i progettisti tedeschi sarebbero tornati a questa soluzione, che consentiva di realizzare ambienti passeggeri più ampi.

Come i suoi predecessori fu costruito a Friedrichshafen dal cantiere aeronavale Luftschiffbau Zeppelin GmbH. Il comandante Hugo Eckener mise in servizio l'aeronave il 18 settembre 1928, per la DELAG (Deutsche Luftschiffahrts-Aktiengesellschaft - Società Tedesca Dirigibili da Trasporto).

L'allestimento interno

La gondola del Graf Zeppelin, sotto la prima e la seconda finestra si nota l'elica del generatore in posizione ritratta

La gondola del Graf Zeppelin misurava 30 metri di lunghezza e nel punto di larghezza massima 6 metri. Sul lato di dritta[9] si apriva la porta di accesso. Da qui si dipartiva un breve corridoio: verso sinistra si apriva la porta della sala comune per i passeggeri che fungeva anche per sala da pranzo; a destra la sezione comando, con cabina radio, sala carte, un piccolo quadrato ufficiali, cabina comando e la cucina, munita di un piano di cottura a piastre elettriche e di due forni, anch'essi elettrici. La sala comune, che misurava circa 5 metri per 6, ospitava una coppia di tavoli da 4 persone ed una coppia di tavoli da 6 persone, ove veniva servito il pranzo. A differenza dei grandi dirigibili transatlantici per servizio passeggeri, come il successivo LZ 129 Hindeburg ed i contemporanei britannici R100 ed R101, che avevano sale da pranzo e passeggiate, il Graf Zeppelin disponeva di quest'unico ambiente per i passeggeri. In fondo alla sala da pranzo si apriva il corridoio delle cabine. Qui si affacciavano cinque cabine per lato, tutte dotate di una finestra, ciascuna arredata con un divano letto, il cui schienale poteva diventare un secondo letto. Completavano il comfort per i passeggeri un piccolo scrittoio ed un guardaroba.

Alle cabine seguivano i due bagni passeggeri, uno per gli uomini ed uno per le donne, con servizi dotati di acqua calda. In fondo al corridoio, dove la gondola principale si raccordava con l'involucro, si trovavano le cabine per gli steward, e l'accesso alla passerella principale, che percorreva tutto il dirigibile da prua a poppa lungo il fondo dell'involucro. Una seconda passerella era ricavata nel telaio longitudinale principale, spina dorsale del dirigibile che percorreva l'aeronave in tutta la sua lunghezza ad 1/3 del diametro dell'involucro. Se gli steward, che dovevano restare a disposizione dei passeggeri alloggiavano nella gondola principale, il resto dell'equipaggio aveva gli alloggi all'interno dell'involucro, lungo la passerella inferiore, in posizione centrale tra i motori intermedi ed il motore di poppa. Lungo la passerella inferiore anche la stiva e i serbatoi per carburante, acqua di zavorra e gas di riserva. Per accedere alla passerella inferiore, oltre che dal fondo della gondola di comando, era disponibile una scaletta verticale situata nella sala carte. Altre scalette consentivano l'accesso alle gondole motore.

Lungo la passerella superiore posta nel telaio longitudinale, si trovavano l'accesso alla piattaforma di osservazione, posta sulla sommità dell'involucro, ed i condotti di ventilazione e scarico. Sul fondo della gondola e sul motore di coda erano installati due "paraurti" di gomma gonfiabili. Questa coppia di “palloni ammortizzatori”, muniti di una camera d'aria che veniva gonfiata in fase d'atterraggio, rappresentava l'unico punto di contatto del dirigibile a terra. Ereditati dai primi zeppelin, nell'Hindeburg sarebbero stati sostituiti da una ruota sterzante con ammortizzatore che fungeva da carrello d'atterraggio.

Lungo la gondola erano installate due eliche che, azionate dal flusso d'aria, alimentavano tramite dinamo due gruppi di batterie. Il primo gruppo alimentava l'apparato radio; la stazione dell'LZ 127, servita da tre operatori, era allora la più grande che fosse mai stata installata su un velivolo, e si occupava sia delle comunicazioni radio di servizio, sia di trasmettere telegrammi privati dei passeggeri. Il secondo gruppo di batterie invece forniva l'energia per l'illuminazione a bordo funzionando anche come riserva.

Viaggi principali

Servizio di bordo dell'LZ 127 con il monogramma "LZ", anno 1928. L'arredamento fu disegnato da architetti e designer di nome, quale lo si sarebbe trovato in un hotel di lusso.

Dall'11 al 15 ottobre 1928, un mese dopo il primo volo, il Graf Zeppelin effettuò la sua prima traversata atlantica. Partito da Friedrichshafen alle 07:54 dell'11 giunse alla base di Lakehurst nel New Jersey la mattina del 15 ottobre, avendo percorso 9.926 km in 111 ore. Nonostante i venti contrari che avevano rallentato il viaggio, Eckener bissò il successo della trasvolata dell'LZ 126 compiuta quattro anni prima. Il giorno successivo, il 16 ottobre, si svolse per le strade di New York una ticker-tape parade, in onore del dirigibilista tedesco e del suo equipaggio.

Il giro del mondo (1929)

Il giro del mondo ebbe luogo dal 1º agosto al 4 settembre 1929, con tappe a Tokyo, Los Angeles e Lakehurst presso New York. In 35 giorni e 6 tappe vennero percorsi complessivamente 49.618 km.

Il viaggio cominciò con il trasferimento da Friedrichshafen agli Stati Uniti. Il punto di partenza e di arrivo per il giro del mondo era stato deciso dal magnate statunitense William Randolph Hearst, che in cambio del finanziamento del viaggio si era assicurato l'esclusiva per i reportage giornalistici da bordo. La partenza fu la mattina del primo agosto alle 3.30 da Friedrichshafen. L'LZ 127 volò sopra la Spagna e da lì sull'Oceano Atlantico, dove incappò in violente tempeste. Il Graf Zeppelin fece alcuni giri su New York prima di dirigersi a Lakehurst, il punto di partenza per il giro del mondo. Questa prima tappa durò 95 ore e 22 minuti.

La sera del 7 agosto cominciò il giro del mondo americano, cioè con partenza e ritorno a Lakehurst. L'aeronave fece rotta di ritorno verso Friedrichshafen, dove arrivò il 10 agosto.

Il 15 agosto cominciò il giro del mondo tedesco, cioè con Friedrichshafen come punto di riferimento per partenza e arrivo. Il Graf Zeppelin arrivò a Tokyo il 19 agosto. Il volo durò 101 ore e 49 minuti. Nella capitale giapponese l'equipaggio e i passeggeri furono ricevuti dal governo nella residenza estiva dell'imperatore. L'aeronave ripartì il 23 agosto e dopo 68 ore di volo sull'oceano Pacifico raggiunse San Francisco, e il mattino successivo atterrò a Los Angeles: questo fu il primo volo senza scalo di un aeromobile sopra l'oceano Pacifico. Il Graf Zeppelin infine si diresse a New York, dove volò intorno alla Statua della Libertà e ricevette una grandiosa accoglienza. Qui finì, il 19 agosto, dopo 21 giorni, il giro del mondo americano.

Durante il breve soggiorno a New York, Hugo Eckner disegnò sul globo storico della città la rotta del Graf Zeppelin, e fu ricevuto dal presidente statunitense Herbert Hoover.

Il viaggio di ritorno verso Friedrichshafen cominciò il 1º settembre alle 7.18. La rotta passava per l'Atlantico, le Azzorre, la Spagna e la Francia. Dopo 4 giorni e 19 ore, l'LZ 127 raggiunse Costanza la mattina del 5 settembre. La popolazione anche qui riservò all'aeronave una calorosa accoglienza. Circa 40 000 spettatori salutarono l'aeronave al termine del giro del mondo tedesco. Questo viaggio dimostrò che lo Zeppelin era adatto al servizio passeggeri.

Tra i passeggeri, in questo viaggio, c'era anche Charles E. Rosendahl, un alto ufficiale dell'aviazione della marina americana e la giornalista britannica Lady Grace Marguerite Hay Drummond-Hay, unica donna a bordo e perciò la prima a circumnavigare il mondo per via aerea[10].

Viaggio al polo nord (1931)

Già nel luglio 1930 Hugo Eckener aveva intrapreso col Graf Zeppelin un viaggio di tre giorni verso la Norvegia e l'isola Spitsbergen, per testare il comportamento del dirigibile in condizioni ambientali artiche[11]. Poco dopo fu effettuato un viaggio di tre giorni verso l'Islanda; ambedue i viaggi trascorsero senza problemi tecnici degni di nota.

L'idea di incontrarsi al polo nord con un U-Boot dell'esploratore Hubert Wilkins dovette essere accantonata, dopo che il vecchio sottomarino di Wilkins fu affondato nel fiordo di Bergen, a seguito di ripetuti problemi tecnici.

Eckener allora cominciò a progettare l'incontro con una nave di superficie. Il finanziamento dell'impresa doveva essere assicurato tramite uno scambio postale con la nave con la creazione di un timbro postale speciale Polo Nord.[12] Data la pubblicizzazione dell'impresa, furono presto venduti francobolli per 200 000 marchi e raccolte 75 000 lettere da tutto il mondo per 300 kg di peso.[13] La nave partner, il rompighiaccio sovietico Malygin, sul quale era ospite anche Umberto Nobile, trasportava circa 120 kg di posta. Solo con la vendita dei francobolli fu coperta la maggior parte delle spese. Il rimanente fu coperto dalla dall'associazione internazionale Aeroarctic e dalla casa editrice Ullstein, che si era assicurata l'esclusiva sui reportage da bordo.

Il Graf Zeppelin fu estensivamente modificato da nave passeggeri a laboratorio volante per ospitare i numerosi apparecchi di rilevamento e le attrezzature scientifiche per la missione polare. Una cabina di poppa fu convertita in laboratorio geomagnetico, in un'altra cabina fu rimosso il pavimento ed installata una macchina fotografica panoramica, costruita appositamente, dotata di nove obiettivi per il rilevamento fotografico oltre a due macchine stereofotografiche della ditta Zeiss per la fotogrammetria.[14] Il viaggio durò una settimana, dal 24 al 31 luglio 1931. Il Graf Zeppelin percorse 10.660 km (di cui 8600 senza scalo), con una velocità media di 88 km/h, malgrado alcuni inconvenienti ai motori.

Rotta del viaggio

  1. FriedrichshafenBerlino – 600 km in 8 ore (75 km/h)
  2. Berlino–Leningrado – 1 400 km in 16 ore (87 km/h)
  3. Leningrado–Kanin – 1 300 km in 12 ore (108 km/h)
  4. KaninTerra di Francesco Giuseppe – 1 200 km in 18 ore (67 km/h)
  5. Terra di Francesco Giuseppe–NordlandTajmyrNovaja Zemlja – 2 400 km in 32 ore (75 km/h)
  6. Nowaja Semlja–Leningrado – 2 300 km in 25 ore (92 km/h)
  7. Leningrado–Berlino – 1 400 km in 13 ore (108 km/h)
  8. Berlino–Friedrichshafen – 600 km in 8 ore (75 km/h)

Obiettivi del viaggio

  • Testare il Graf Zeppelin in condizioni artiche.
  • Ricerche scientifiche e geografiche sulla regione artica:
    • Misurazione del cambiamento del campo magnetico ad alte latitudini.
    • Rilevazioni meteorologiche (tra cui il rilascio di palloni meteorologici).
    • Ripresa fotografica di una vasta estensione di territorio (cosa che avrebbe richiesto anni, se fatta dalla superficie).

Tutti i partecipanti furono soddisfatti del confortevole viaggio, la temperatura interna non scese mai al di sotto dei 5 °C,[15] e l'aeronave aveva dimostrato di essere adatta al clima polare anche se non poté superare la latitudine 82° Nord per limiti assicurativi.[14]

Viaggio in Egitto e Palestina (1931)

Il Graf Zeppelin effettuò un viaggio in Egitto e in Palestina tra il 9 e il 13 aprile 1931. L'aeronave partì da Friedrichshafen il 9 aprile 1931, sotto il comando di Hugo Eckener. La rotta seguì la valle del Rodano e continuò sorvolando La Corsica, la Sardegna, la Sicilia e Malta. La mattina del 10 aprile alle 5.15 furono raggiunte le coste libiche nei pressi di Bengasi. il volo proseguì verso Alessandria d'Egitto, Il Cairo e le piramidi di Giza. La mattina dell'11 aprile il Graf Zeppelin attraccò all'aeroporto di Almaza, presso il Cairo, davanti a 30 000 spettatori entusiasti che dovettero essere tenuti a distanza con gli idranti. Dopo una breve sosta l'aeronave fece rotta verso Gaza e alle ore 10 arrivò a Gerusalemme, dove si fermò sopra il Santo Sepolcro, spegnendo i motori e sostando in silenzio per qualche minuto. Quindi si diresse di nuovo verso l'Egitto, dove fece un breve scalo ancora ad Almaza e da dove ripartì alle 17.30. Nella notte tra l'11 e il 12 aprile sorvolò Tripoli e il mar Mediterraneo, raggiungendo all'alba Creta. La rotta di rientro seguì la costa greca occidentale e quella dalmata. Alle 21.30 il Graf Zeppelin sorvolò Zagabria, e nella notte Vienna, Passau, Augsburg e Ulm. Alle ore 7 del 13 aprile l'aeronave rientrò alla base a Friedrichshafen, dopo aver percorso 9600 km in 96 ore di volo in cui aveva sorvolato 14 paesi su tre continenti.

Servizio transatlantico

LZ 126 e LZ 127 nell'hangar di Lakehurst

La prima traversata atlantica ebbe luogo già dall'11 al 15 ottobre 1928, tre mesi dopo l'entrata in servizio; era il settimo viaggio dell'aeronave, che arrivò negli USA in 111 ore e 44 minuti. Eckener non scelse una data a caso: coincideva infatti con i festeggiamenti per l'anniversario della scoperta dell'America, per attirare l'attenzione del pubblico sul viaggio.

Sotto Hugo Eckener, tra il 1931 e il 1937 fu effettuato un regolare servizio tra la Germania e il Brasile, talvolta con scalo in Spagna, a Siviglia. All'epoca, su questa tratta, era il collegamento aereo più veloce, e l'unico senza scalo. Il Graf Zeppelin fu il pioniere del volo transatlantico. Venivano effettuati inoltre voli interni all'Europa, e verso il Nordamerica.

Fino al dicembre 1935 l'aeronave aveva percorso 1,35 milioni di chilometri, e trasportato 12.000 passeggeri.

Il successore doveva essere l'LZ 128, la cui costruzione fu annullata a seguito dell'incidente del dirigibile britannico R101, che rese manifesti i rischi dell'idrogeno. Il vero successore fu quindi l'LZ 129 Hindenburg, inizialmente previsto per essere riempito d'elio.

Prestazioni e record

Folla in attesa dell'atterraggio, 1930 circa

L'aeronave percorse complessivamente 1,7 milioni di chilometri nel corso di 590 viaggi (senza mai un incidente), per un totale di 17.177 ore di volo (quasi due anni)[16]. Compì 143 traversate atlantiche e una del Pacifico. Furono trasportati trentaquattromila passeggeri (di cui 13.110 paganti) e 78.661 kg di merci.

LZ 127 Graf Zeppelin detiene tuttora due record mondiali FAI:

  • più lunga distanza coperta da un dirigibile con 6.384,50 km[17];
  • più lungo periodo di volo con 71 ore[17];

Ambedue i record furono realizzati il 1º novembre 1928 nel viaggio da Lakehurst a Friedrichshafen[17]. Tuttavia non rappresentano le migliori prestazioni in assoluto, poiché altri viaggi, come il volo di 118 ore per Recife del novembre 1935 (l'atterraggio fu ritardato per disordini politici), così come i record realizzati da dirigibili militari, non sono riconosciuti dalla FAI.

La fine

Il Graf Zeppelin si trovava in volo sull'Atlantico, di ritorno da Recife, quando l'operatore radio ricevette la notizia dell'incidente dell'Hindenburg. L'equipaggio fu subito informato dal comandante von Schiller, mentre la cosa fu nascosta ai passeggeri fino al loro arrivo a Friedrichshafen, l'8 maggio 1937. La Deutsche Zeppelin Reederei stabilì di sospendere i voli passeggeri fino all'accertamento delle cause dell'incidente. Il 18 giugno l'aeronave fu portata a Francoforte e ormeggiata in un hangar: questo fu il suo ultimo viaggio. Il Graf Zeppelin fu messo fuori servizio il 19 luglio 1937. Dopo la rimozione dell'idrogeno servì da attrazione turistica: molte persone pagavano il biglietto per poterlo visitare.

Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, l'aeronave, benché ancora efficiente, fu smantellata a Francoforte nel 1940, insieme all'LZ 130 Graf Zeppelin II.

Lo smantellamento fu giustificato con il bisogno di recuperare l'alluminio della struttura interna per le esigenze dell'industria bellica. Tuttavia non c'era un'obiettiva necessità di far saltare in aria l'hangar (6 maggio 1940). Il ministro dell'aviazione Hermann Göring non aveva mai fatto mistero della propria avversione per i dirigibili. Durante una visita, poco prima della distruzione, dalla gondola dell'aeronave disse ai giornalisti e a i fotografi radunati sotto:

«Photographiert nur, diese Aufnahmen werden Seltenheitswert haben.»

«Fotografate ora, ché queste riprese diverranno presto delle rarità.»

Curiosità

Note

  1. ^ a b Peter Meyer, Luftschiffe pag.118.
  2. ^ Peter Meyer, Luftschiffe pag.117.
  3. ^ a b c Peter Meyer, Luftschiffe pag.132.
  4. ^ a b c Charles Stephenson, Ian Palmer, Zeppelins: German Airships 1900-40, pag.45.
  5. ^ a b c (EN) Charles Stephenson, Ian Palmer, Zeppelins: German Airships 1900-40 - New Vanguard 101, Osprey Publishing, 2004 ISBN 1-84176-692-5.
  6. ^ a b I due record, omologati FAI, sono tuttora da considerarsi imbattuti, poiché le migliori prestazioni assolute, ottenute da altri dirigibili non sono stati omologati.
  7. ^ Peter Meyer, Luftschiffe, Bernard & Graefe Verlag, Bonn, 1996.
  8. ^ L'USS Los Angeles, sebbene in forza alla United States Navy, era stato progettato come dirigibile civile a causa delle restrizioni imposte dal Trattato di Versailles, quindi disponeva nella gondola principale di veri e propri scompartimenti analoghi a quelli di un treno notturno.
  9. ^ A destra guardando verso la prua dell'aeronave.
  10. ^ (EN) Los Angeles to Lakehurst, in Time magazine, 9 settembre 2009. URL consultato il 21 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2008).
  11. ^ (EN) Polarflight Research Group, su polarflight.org. URL consultato il 1º aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2013).
  12. ^ German Exploration of the Polar World: A History, 1870-1940 - 2002, di David Thomas Murphy. | Online Research Library: Questia, su www.questia.com, pp. 117. URL consultato il 18 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2015).
  13. ^ German Exploration of the Polar World: A History, 1870-1940 - 2002, di David Thomas Murphy. | Online Research Library: Questia, su www.questia.com, pp. 119 - 122. URL consultato il 18 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2015).
  14. ^ a b German Exploration of the Polar World: A History, 1870-1940 - 2002, di David Thomas Murphy. | Online Research Library: Questia, su www.questia.com, pp. 119. URL consultato il 18 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2015)..
  15. ^ German Exploration of the Polar World: A History, 1870-1940 - 2002, di David Thomas Murphy. | Online Research Library: Questia, su www.questia.com, pp. 122. URL consultato il 18 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2015).
  16. ^ Charles Stephenson, Ian Palmer, Zeppelins: German Airships 1900-40, pag.34-35.
  17. ^ a b c Fédération Aéronautique Internationale - LZ 127 Graf Zeppelin, su records.fai.org, 2 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2011).
  18. ^ Alfonso Grassi, Zeppelin - Le nuvole del "conte folle", pagine 133 - 135.
  19. ^ Un primo test era stato effettuato il 26 gennaio 1918 un biplano Albatross D-III venne agganciato al dirigibile della marina L 35 (LZ 80), per venire lanciato una volta raggiunta la quota di 1.500 m cfr. pag.47 de: Charles Stephenson, Ian Palmer, Zeppelins: German Airships 1900-40 - New Vanguard 101.
  20. ^ 1974-2005 Seve Ungermark, Stockholm, Sweden, Airships: Misconceptions and Myths Third Part of Three, 9 febbraio 2005. URL consultato il 3 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2007).
  21. ^ Peter Meyer, Luftschiffe pagine 152.

Bibliografia

  • Alfonso Grassi, Zeppelin - Le nuvole del "conte folle", Leonardo - De Luca Editori, Roma, 1992 ISBN 88-7813-410-4
  • Giorgio Zanrosso, DIRIGIBILI - 1852-1937 Dal Giffard n.1 all'Hindenburg, Editrice Veneta, 2004, ISBN 88-8449-225-4
  • (EN) Charles Stephenson, Ian Palmer, Zeppelins: German Airships 1900-40 - New Vanguard 101, Osprey Publishing, 2004 ISBN 1-84176-692-5
  • (DE) Peter Meyer, Luftschiffe, Bernard & Graefe Verlag, Bonn, 1996 ISBN 3-7637-5951-4
  • (DE) Douglas Bottig, Der Große Zeppelin, Berlin: Ullstein Verlag 2001, ISBN 3-550-07528-6.
  • (DE) Heinrich Eduard Jacob, Mit dem Zeppelin nach Pernambuco. Ein Reisebericht (deutsch & spanisch). Berlin-Köpenick, Katzengraben-Presse 1992, ISBN 3-910178-06-5.
  • (DE) Peter Kleinheins, Die großen Zeppeline. Die Geschichte des Luftschiffbaus, VDI-Verlag, 1985, ISBN 3-18-400687-5.

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Pelso dan Tisza Lempeng Tisza adalah adalah sebuah blok tektonik, atau lempeng yang berukuran kecil. Dua blok kerak utama dari Cekungan Pannonia, Pelso dan Tisza, melewati proses rotasi yang kompleks dan ekstensi besarnya variabel selama era Kenozoikum. Dorongan ke arah utara dari Blok Adriatik memulai perpindahan ke arah timur dan rotasi dari kedua alcapa, blok Pelso dan blok Tisza.[1][2][3] Garis Zágráb-Hernád adalah garis bekas jarak lempeng antara Pelso yang ber...

 

 

Fictional superhero Psyche (comics) redirects here. For the League of Champions character, see Psyche (Heroic Publishing). Comics character Danielle MoonstarDani Moonstar on the variant cover for The Fearless Defenders #4.Publication informationPublisherMarvel ComicsFirst appearanceThe New Mutants(September 1982)Created byChris ClaremontBob McLeodIn-story informationFull nameDanielle Dani MoonstarSpeciesHuman mutantTeam affiliationsHellionsThe InitiativeMutant Liberation FrontNew MutantsS.H.I...

 

 

Aspect of tax law For a type of taxation system in the United Kingdom and elsewhere, see Rates (tax). This article includes a list of general references, but it lacks sufficient corresponding inline citations. Please help to improve this article by introducing more precise citations. (April 2009) (Learn how and when to remove this message) Part of a series onTaxation An aspect of fiscal policy Policies Government revenue Property tax equalization Tax revenue Non-tax revenue Tax law Tax bracke...

Cornish cleric and mathematician This article includes a list of general references, but it lacks sufficient corresponding inline citations. Please help to improve this article by introducing more precise citations. (April 2022) (Learn how and when to remove this message) The Right ReverendJohn William ColensoBishop of NatalPortrait by Samuel Sidley (1866)ChurchChurch of EnglandSeeNatalIn office1853 – 20 June 1883PredecessornoneSuccessorHamilton BaynesPersonal detailsBorn(1814-01-24)24 Janu...

 

 

Protein-coding gene in the species Homo sapiens P2RY13Available structuresPDBOrtholog search: PDBe RCSB List of PDB id codes2B6UIdentifiersAliasesP2RY13, GPCR1, GPR86, GPR94, P2Y13, SP174, FKSG77, purinergic receptor P2Y13External IDsOMIM: 606380 MGI: 1921441 HomoloGene: 12543 GeneCards: P2RY13 Gene location (Human)Chr.Chromosome 3 (human)[1]Band3q25.1Start151,326,312 bp[1]End151,329,549 bp[1]Gene location (Mouse)Chr.Chromosome 3 (mouse)[2]Band3|3 DStart59...

 

 

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze. CoronaropatiaIllustrazione che rappresenta atereosclerosi in una arteria coronaria.Specialitàcardiologia e pediatric cardiac surgery Eziologiaarteriosclerosi Classificazione e risorse esterne (EN)OMIM300464, 607339, 608316, 608318, 608320, 610947, 611139, 612030 e 614293 MeSHD003324 MedlinePlus007115 eMedicin...

This article is about the video game series. For the first game in the series, see Mega Man Zero (video game). For the character, see Zero (Mega Man). Video game seriesMega Man ZeroGenre(s)Action, platform, role-playing, hack and slash, run 'n gunDeveloper(s)Inti CreatesPublisher(s)CapcomPlatform(s) Game Boy Advance Nintendo DS Wii U PlayStation 4 Xbox One Nintendo Switch PC First releaseMega Man ZeroApril 26, 2002Latest releaseMega Man Zero/ZX Legacy CollectionFebruary 25, 2020Parent seriesM...

 

 

35mm film stereo camera produced 1954-59 Kodak Stereo CameraFront view of a Kodak Stereo CameraOverviewMakerKodakTypeStereoLensLensFixed lensSensor/mediumSensor typeFilmSensor size35mmFocusingFocusManualFlashFlashBayonet The Kodak Stereo Camera was a 35mm film stereo camera produced between 1954 and 1959. Similar to the Stereo Realist, the camera employed two lenses to take twin shots of scenes, which could then be viewed in dedicated image viewers. The lenses supported adjustable apertures a...

 

 

14th century decorated gold cup made for the French royal family The Royal Gold Cup, 23.6 cm high, 17.8 cm across at its widest point; weight 1.935 kg, British Museum. Saint Agnes appears to her friends in a vision. The Royal Gold Cup or Saint Agnes Cup is a solid gold covered cup lavishly decorated with enamel and pearls. It was made for the French royal family at the end of the 14th century, and later belonged to several English monarchs before spending nearly 300 years in Spain. It ha...

FalisciIl territorio dei Falisci con i centri di Falerii, Nepete e Sutrium SottogruppiEtruria meridionale Luogo d'origineAger Faliscus PeriodoDal X al III secolo a.C. PopolazioneFalisci LinguaFalisco ReligioneReligione falisca Distribuzione  LazioFalisci Manuale I Falisci, in senso stretto abitanti di Falerii, corrispondente alla moderna Civita Castellana, è il nome con cui i Romani indicavano un antico popolo dell'Etruria meridionale.[1] Indice 1 Etimologia 2 Storia 2...

 

 

Methylglyoxal Skeletal formula Names Preferred IUPAC name 2-Oxopropanal Other names Pyruvaldehyde Identifiers CAS Number 78-98-8 Y1186-47-6 (hydrate) N 3D model (JSmol) Interactive image 3DMet B00127 Beilstein Reference 906750 ChEBI CHEBI:17158 Y ChEMBL ChEMBL170721 Y ChemSpider 857 Y DrugBank DB03587 Y ECHA InfoCard 100.001.059 IUPHAR/BPS 6303 KEGG C00546 Y MeSH Methylglyoxal PubChem CID 880 UNII 722KLD7415 Y CompTox Dashboard (EPA) DTXSID0021628...

 

 

This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Amboise – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (September 2021) (Learn how and when to remove this message) Commune in Centre-Val de Loire, FranceAmboiseCommuneAmboise, street near the castle Coat of armsLocation of Amboise AmboiseShow map of FranceAmbo...

Giuseppe Torelli. Giuseppe Torelli (lahir di Verona 22 April 1658; meninggal di Bologna 8 Februari 1709) adalah seorang komponis, pemain biola, dan guru musik Italia pada abad 17-18.[1] Ia adalah anggota orkes di gereja Bologna pada tahun 1686-1696.[1] Setelah itu, ia memimpin orkestra Kapel Count brandenburg di Wina.[1] Sebagai komponis, Torelli mempunyai saham penting dalam sejarah perkembangan musik konser yang menampilkan pemain-pemain solo di dalamnya.[1] ...

 

 

Cet article fait partie d'un « bon thème » labellisé en 2011. Métro ligne 2 Le MF 01 no 017 quittant la stationBarbès - Rochechouart. Réseau Métro de Paris Terminus Porte Dauphine - Nation Communes desservies 1 Histoire Mise en service 13 décembre 1900 Dernière extension 2 avril 1903 Exploitant RATP Infrastructure Conduite (système) Conducteur avec pilotage automatique Exploitation Matériel utilisé MF 01 (45 rames au 29 mai 2023) Points d’arrêt 25 Longueur 12,4...