Killing Moon Records

Killing Moon Records
StatoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Fondazione2008
Fondata daAchal Dhillon
Sede principaleLondra
SettoreMusicale
Sito webwww.killing-moon.com

La Killing Moon Records è un'etichetta discografica indipendente fondata nel 2008 a Londra, in Inghilterra.[1]

Storia

L'etichetta è stata fondata da Achal Dhillon, che aveva in precedenza lavorato per diverse aziende, tra cui la Mercury Records, Columbia Records e Quest Management. La Killing Moon ha svolto un ruolo essenziale per la promozione di artisti come Alt-J, Foxes, Royal Blood e Clean Bandit.[2] L'etichetta, inoltre, svolge la funzione di A&R responsabile della scoperta di nuovi artisti per la Universal Music Group, in seguito ad un accordo concluso nel 2012 tra Dhillon e Sarah Stennett, fondatrice della Turn First Artists, un'azienda appartenente alla Universal.[3]

I dischi della Killing Moon vengono distribuiti su territorio nazionale e internazionale dalla The Orchard. L'etichetta ha curato la pubblicazione della serie di compilation dal titolo New Moons assieme a Ally McCrae della BBC Radio 1.[4] Inoltre, promuove una serie di concerti organizzati attraverso collaborazioni con Live Nation, NME e diversi promotori indipendenti.[5]

Note

  1. ^ (EN) Akira and Killing Moon Presents: Eye Emma Jedi – Single Launch, su akirarecords.com, Akira Records, 21 agosto 2012. URL consultato il 5 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  2. ^ (EN) Music Blog and Record Label: Killing Moon Interview, in Fluence. URL consultato il 5 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2015).
  3. ^ (EN) Natalie Archer, Killing Moon, su thefourohfive.com, The 405, 18 febbraio 2014. URL consultato il 5 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
  4. ^ (EN) Jamie Milton, Stream ‘New Moons’, a Killing Moon compilation featuring GRRL PAL, Meat Wave, Turtle, in DIY, 5 gennaio 2015. URL consultato il 5 marzo 2015.
  5. ^ (EN) Killing Moon Records vs Club NME Xmas Party Tickets, su seatwave.com, Seatwave. URL consultato il 5 marzo 2015.

Collegamenti esterni