Anche noto col suo soprannome di Shāʿir al-Quṭrayn (in araboشاعر القطرين?, lett. "il poeta delle due regioni"), Muṭrān trascorse la maggior parte della sua vita in Egitto.
Biografia
Nacque nella Siriaottomana da ʿAbd Yūsuf Muṭrān e da Malaka Sabbāgh, di Haifa. Nakhlé Muṭrān, Pascià di Baalbek, era suo cugino. La madre di Khalīl, Malaka, discendeva da una numerosa famiglia palestinese ed era figlia di una delle persone più in vista e rispettate di Haifa, nonché consigliere di Aḥmad al-Jazzār, Pascià di San Giovanni d'Acri (ʿAkkā in lingua araba, ʿAkkō in ebraico), che aveva resistito con successo all'assedio portatogli dalle truppe di Napoleone nella sua Campagna d'Egitto.[1]
Khalīl frequentò la scuola greco-cattolica di Beirut, un insegnante della quale era Nasif al-Yaziji. Fu lì che studiò la sua lingua natia, l'arabo, come pure la lingua francese.
Attività giornalistica
Nel 1890 lasciò il Libano alla volta della Francia. Sebbene avesse in animo di emigrare in Cile, andò invece a risiedere in Egitto nel 1892. Qui trovò il suo primo impiego nel giornale al-Ahrām. Contribuì anche ad al-Mu’ayyad (Il sostenitore) e al-Liwāʾ (Lo stendardo). Nel 1900, fondò un suo proprio quindicinale, al-Majalla al-misriyya (La rivista egiziana) (1900-2, 1909). Pubblicò qui suoi lavori e anche opere di Mahmud Sami al-Barudi. Nel 1903, cominciò a pubblicare un quotidiano, al-Jawāʾib al-misriyya (Risposte egiziane) (1903-5), con cui sostenne il movimento nazionalista di Muṣṭafā Kāmil.
Tradusse inoltre Il Cid di Corneille, Cinna e Poliuto, oltre al dramma Ernani di Victor Hugo. In seguito ottenne un posto di Segretario al Sindacato Agricolo e contribuì a fondare la Banca Misr nel 1920. Nel 1924, effettuò un lungo viaggio in Siria e Palestina, dopo il quale si definì "poeta dei Paesi arabi" (in araboشاعر الأقطار العربية?). Dopo la morte di Ahmed Shawqi nel 1932, presiedette il gruppo letterario Apollo fino alla morte.
Nel 1935, divenne direttore della compagnia teatrale al-Firqa al-Qawmiyya (Compagnia Nazionale) del teatro egiziano.
Opere
Un'antologia delle sue opere, il Dīwān al-Khalīl, fu pubblicata in 4 volumi nel corso della sua stessa vita. Il primo di essi uscì nel 1908.
Note
^Nicolas Saadé, Ḫalîl Muṭrân, héritier du romantisme français et pionnier de la poésie arabe, 1979, pp. 87-88.