Dopo aver esordito giovanissimo nel teatro Kabuki, entrò a far parte del mondo cinematografico divenendo uno degli attori preferiti dai registiTeinosuke Kinugasa e Minoru Inuzuka, grazie al quale partecipò alla realizzazione di una serie di film muti, a cominciare da Chigo no Kempo (1927), riscuotendo un grande consenso di critica e di pubblico,[1] anche grazie ad una efficace campagna promozionale.[2]
La popolarità di Hasegawa fu consolidata dall'uscita di ben altri tre film (Ojo Sankichi, Rangun e Oni azami) distribuiti nel giro di pochi mesi.[2]
Nel 1937, a causa del suo successo, un suo ex datore di lavoro organizzò un agguato ai suoi danni, dal quale Hasegawa ne uscì sfigurato nel volto.[3]
Viene ritenuto uno degli interpreti cinematografici giapponesi, in costume, più importanti e conosciuti del Novecento, sia per le sue doti artistiche e professionali sia per la sua raffinata attrattiva mascolina, per la quale fu accostato a Charles Boyer.[1]
Durante la sua carriera è apparso in duecentonovanta pellicole in un periodo compreso tra il 1927 e il 1963,[4]
interpretando, soprattutto, il ruolo di eroe.
Verso la metà degli anni sessanta si ritirò dal mondo del cinema, per proseguire l'attività teatrale.