Studia giurisprudenza all'Università di Leopoli ma presto abbandona gli studi per dedicarsi all'attività politica. Nel 1904 aderisce al partito socialista polacca e l'anno dopo fonda, assieme a Józef Piłsudski la fazione rivoluzione del partito (Polska Partia Socjalistyczna - Frakcja Rewolucyjna)
Nel 1909 partecipa assieme a Henryk Minkiewic all'omicidio di un agente provocatore: Edmund Taranowicz. Due anni dopo viene arrestato dalla polizia russa e condannato a otto anni di lavori forzati in Siberia.
Dopo lo scoppio della rivoluzione russa del 1917 viene liberato e torna a lottare per l'indipendenza della Polonia. Sostenne le rivolte nella Slesia e nel 1919 viene eletto nella Sejm (la camera bassa del Parlamento polacco).
Dopo la liberazione della Polonia, a causa della sua ferma opposizione a qualunque tipo di collaborazione con i comunisti viene arrestato dai sovietici e deportato a Mosca assieme ad altri 15 politici polacchi. Durante il cosiddetto Processo dei Sedici venne condannato a 18 mesi di carcere.
Nel novembre 1945 beneficia di un'amnistia e viene liberato. Rifiutatosi di lasciare la Polonia continuò ad opporsi al regime comunista e per questo motivo viene nuovamente arrestato, morendo in prigionia il 30 aprile 1950 nel carcere di Rawicz.