Katarina Ivanović nacque a Veszprém, nell'Impero austro-ungarico, da una famiglia della classe media e venne cresciuta a Székesfehérvár. Dopo aver studiato all'Accademia di Belle Arti di Vienna, ha effettuato ulteriori studi all'accademia di Monaco, per poi effettuare viaggi a Parigi e in Italia. Lavorò stabilmente a Belgrado tra 1846 e il 1847, vivendo, negli anni successivi, tra Parigi e Zagabria.[1]
Stilisticamente vicina alle idee del Biedermeier e del Romanticismo, ottenne più successo come ritrattista, che come pittrice di soggetti storici o scene di genere.[2] Come prima pittrice serba, nel 1876 divenne la prima donna membro della Accademia serba delle scienze e delle arti e una delle fondatrici del Museo Nazionale di Serbia[3]. Ivanović morì nella città Székesfehérvár, dove passò la sua giovinezza, nel 1882.