Durante la battaglia di Sekigahara fu l'unico tra le "Sette lance" a schierarsi con l'esercito occidentale di Ishida Mitsunari e si unì all'attacco al castello di Fushimi. I suoi possedimenti vennero confiscati dopo la battaglia, ma alla sua famiglia fu in seguito concesso uno stipendio di 500 koku, e gli fu dato lo status di hatamoto sotto il controllo dello shogunato Tokugawa. Nonostante questo piccolo ripristino delle fortune familiari, subito dopo la morte di Takenori la linea Kasuya ebbe fine.
Oggi, lo yari di Takenori è esposto al Museo della città di Nagahama, presso il castello di Nagahama.
Anche se molto famoso, Takenori ebbe altri famosi parenti. Suo fratello fu un altro guerriero dell'era Sengoku, Kasuya Tomomasa, mentre suo nipote era il famoso arciere e servitore del dominio di Aizu, Kasuya Takenari (糟 屋 武 成).
Note
^Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Kasuya" è il cognome.
^ Stephen Turnbull, The Samurai Sourcebook, London, Cassell & Co, 1998, p. 34,49,234, ISBN978-1-85409-523-7.