Dopo l'"agrégation" nel 1943 insegnò al liceo Victor Hugo di Besançon per l'anno 1943 - 1944. Si unì al gruppo di resistenza nel suo villaggio[2].
Divenne professore all'Università di Clermont-Ferrand, la città dove risiede dal 1950 al 1962. Qui studiò le opere di Martial Gueroult, di cui divenne uno dei principali discepoli, con Victor Goldschmidt, Ginette Dreyfus e Louis Guillermit. Approfondì la sua conoscenza della matematica contemporanea, in particolare grazie al contatto con i matematici Pierre Samuel - a cui ha dedicato la filosofia di Algebra, pubblicata nel 1962 - e Marcel Guillaume. In quel tempo scoprì la filosofia analitica anglosassone[3].
Nel 1960, Vuillemin, divenuto direttore del dipartimento di filosofia dell'Università di Clermont-Ferrand, offrì a Michel Foucault un posto di insegnante in psicologia. I due fecero amicizia e discussero regolarmente la filosofia, nello stesso periodo in cui Foucault elaborò quello che sarebbe diventato Les Mots et les Choses[4].
Martial Gueroult ottenne l'elezione di Vuillemin al Collège de France nel 1962 . Jules Vuillemin succede quindi a Maurice Merleau-Ponty e diventa professore ordinario della cattedra di "Filosofia della conoscenza" del Collegio di Francia, dove insegna dal 1962 al 1990[5]. Durante il suo corso su Bertrand Russell negli anni '60, arriva ad avere solamente due uditori[6].
Dopo il divorzio dalla sua prima moglie (dalla quale ebbe due figli: Françoise Létoublon e Jean Vuillemin), nel 1967 ha sposato la filologa Gudrun Diem (1931-2018), figlia di Carl e Liselott Diem. Vissero due anni a Parigi, con una casa per le vacanze a Les Fourgs, prima di stabilirsi definitivamente in quest'ultima nel 1969.
Nel 1968, insieme con l'amico e collega Gilles Gaston Granger, fonda la rivista "L'Âge de la science".
Vuillemin sostenne la candidatura di Michel Foucault al Collegio di Francia . Il 30 novembre1969 propose inoltre all'assemblea dei professori del College de France la creazione di una cattedra in "Storia dei sistemi di pensiero"; il 12 aprile1970 raccomandò a Michel Foucault di occupare questa cattedra[7]. Vuillemin terrà anche il discorso di omaggio a Foucault presso il Collège de France nel 1984[8].
Vuillemin fu uno dei primi filosofi francesi a interessarsi alla filosofia analitica e ad adottarne gli aspetti stilistici e metodici, in particolare la formalizzazione logica. Diffuse in Francia il pensiero di Bertrand Russell così come le opere di Rudolf Carnap e Willard Van Orman Quine . Il suo lavoro ha influenzato in particolare Jacques Bouveresse, che gli successe al Collège de France creando la cattedra in "Filosofia del linguaggio e della conoscenza".
Nonostante l'interesse verso la filosofia analitica, Vuillemin non tagliò mai i legami con la sua tradizione filosofica; la prefazione di What Are Philosophical Systems si presenta come un rifiuto completo dei principali presupposti che Vuillemin attribuisce alla filosofia analitica del suo tempo, tra i quali possiamo riconoscere la filosofia del linguaggio ispirata da Wittgenstein: Vuillemin afferma che la percezione precede la lingua, che una concezione del mondo (Weltanschauung) non fa una filosofia; nella stessa prefazione, Vuillemin rifiuta inoltre la continuità tra il senso comune e la filosofia e sostiene l'esistenza di diversi tipi di verità invece di una sola.
È interessante notare come l'approccio multidisciplinare, tipico di Vuillemin, non si limitò all'analisi delle scienze esatte, ma coprì tutti i rami della filosofia e delle discipline umanistiche.
Opera filosofica
Jules Vuillemin ha sempre rivendicato il debito verso Martial Gueroult, filosofo e storico della filosofia che ha insistito sulla coerenza e sulla necessità della costruzione di sistemi filosofici. Un sistema, per Vuillemin come per Gueroult, non è il risultato di pensieri contingenti che si susseguono in un ordine arbitrario, ma è un insieme di pensieri rigorosamente articolati che si susseguono in un ordine razionale.
La Philosophie de l'Algèbre (La Filosofia dell'Algebra)
Pubblicato nel 1962, La Philosophie de l'Algèbre. Tome I: Recherches sur quelques concepts et méthodes de l'Algèbre moderne è un lavoro altamente tecnico, sia dal punto di vista matematico che filosofico.
Una seconda parte avrebbe dovuto completare quest'opera, ma non fu mai pubblicata; nel 1993, Vuillemin spiegherà il perché di questa scelta nella seconda edizione de "La Philosophie de l'Algèbre".
L'opera fu dedicato a Pierre Samuel, matematico, membro del gruppo Bourbaki, che aiutò Vuillemin nella stesura del libro[9]; al fisico Raymond Siestrunck; e al linguista Georges Vallet, collega dell'autore all'Università di Clermont-Ferrand . I primi due erano già stati ringraziati nell'opera "Mathématiques et métaphysiques chez Descartes".
Alcuni studenti di Jules Vuillemin
Jacques Bouveresse.
Pascal Engel.
Anne Fagot-Largeault.
Note
^Jules Vuillemin, «Ma vie en bref», in Causality, Method and Modality, Essays in Honor of Jules Vuillemin, éd. par G. G. Brittan Jr., Dordrecht, Kluwer Academic Publ., 1991, p. 1.
^abJules Vuillemin, «Ma vie en bref», in Causality, Method and Modality, Essays in Honor of Jules Vuillemin, éd. par G. G. Brittan Jr., Dordrecht, Kluwer Academic Publ., 1991, p. 2.
^Jules Vuillemin, «Ma vie en bref», in Causality, Method and Modality, Essays in Honor of Jules Vuillemin, éd. par G. G. Brittan Jr., Dordrecht, Kluwer Academic Publ., 1991, p. 3.
^Didier Éribon, Michel Foucault (1926-1984), Paris, Flammarion, Champs, 1991, p. 154 sq.
^Jules Vuillemin, «Ma vie en bref», in Causality, Method and Modality, Essays in Honor of Jules Vuillemin, éd. par G. G. Brittan Jr., Dordrecht, Kluwer Academic Publ., 1991, p. 4.
^D. Éribon, Michel Foucault (1926-1984), p. 227 sq. pour le récit de l'élection; p. 363 sq. pour la proposition de la chaire d'«Histoire des systèmes de pensée» ; et p. 367 sq. pour le discours de présentation de Michel Foucault.
^D. Éribon, Michel Foucault et ses contemporains, Paris, Fayard, 1994, p. 220.