Cattolico di origine italiana,[2] di madre originaria della Sicilia e di padre nativo di Vico Equense, John L. Esposito è nato a Brooklyn (New York City) in una parte prevalentemente abitata da emigrati di origine italiana, e ha vissuto per un decennio all'interno di un monastero cattolico.
Per circa venti anni dopo aver completato il suo PhD, Esposito ha completato i suoi studi sull'Induismo, sul Buddismo e sull'Islam nel College of the Holy Cross, un college gesuita in Massachusetts. Nel College of the Holy Cross, Esposito è diventato Loyola Professor of Middle East Studies, una cattedra presso il Department of Religious Studies, ed è diventato direttore del Center for International Studies del college.[3] Nel rinomato ateneo cattolico della Georgetown University a Washington D.C., Esposito ha conseguito la posizione di University Professor e insegna sia Religion and International Affairs, sia Islamic Studies.[4] Esposito lavora anche come Senior Scientist nel Gallup Center for Muslim Studies, in cui ha partecipato come coautore al volume Who Speaks for Islam? What a Billion Muslims Really Think, pubblicato nel marzo del 2008.
Ha anche dato alle stampe Islam and Politics nel 1984 e Islam: The Straight Path nel 1988. Entrambi i lavori hanno ottenuto un lusinghiero successo di vendita, tanto da originare un buon numero di successive edizioni. Oltre a più di 35 libri pubblicati, è direttore di varie opere edite a Oxford, inclusa la The Oxford Encyclopedia of the Modern Islamic World, The Oxford History of Islam, The Oxford Dictionary of Islam e The Oxford Encyclopedia of the Islamic World (5 volumi, editi nel 2008) e gli Oxford Islamic Studies Online.[3]
Nel 1988 è stato eletto presidente della Middle East Studies Association of North America (MESA), l'organizzazione di studiosi accademici orientalisti. È stato anche presidente dell'American Council for the Study of Islamic Societies. È stato vice presidente del Board of Directors of the Center for the Study of Islam & Democracy dal 1999 al 2004 ed è membro del World Economic Forum's Council of 100 Leaders e dell'High Level Group of the U.N. Alliance of Civilizations.[3]
Esposito ha fondato il Center for Muslim-Christian Understanding nella Georgetown University, di cui è direttore, contribuendo con l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" a organizzare un convegno che ha destato grande interesse e scalpore per avere avuto tra i suoi contributori, accanto ai massimi esperti italiani, anche personaggi discussi come Ṭāriq Ramaḍān e Rashid Ghannushi[5]
Il Centro ha ricevuto una dotazione di $20 milioni dall'Emirosauditaal-Walid bin Talal "al fine di promuovere studi nei campi della cultura islamica e della comprensione islamico-cristiana e rafforzare la propria presenza come leader mondiale per facilitare su base di reciprocità l'incontro tra le due culture e il dialogo interreligioso".[6]
^È abbastanza curioso che il prof. Esposito sia costretto a pronunciare il suo cognome Esposìto, vista l'incapacità di una corretta pronuncia da parte della maggioranza dei suoi compatrioti.
^Quest'ultimo rinunciò ad essere presente dopo la pubblicazione di un duro editoriale a lui ostile redatto da Magdi Allam e pubblicato da Paolo Mieli nella prima pagina del Corriere della Sera.
"Women in Muslim Family Law", insieme a Natana J. Delong-Bas (II edizione 2002) ISBN 0-8156-2908-7
"Makers of Contemporary Islam", insieme a John Voll (2001) ISBN 0-19-514128-8
"The Islamic Threat: Myth or Reality?" (III edizione 1999) ISBN 0-19-513076-6
"Political Islam: Radicalism, Revolution or Reform" (1997) ISBN 1-55587-168-2
"Islam in Asia: Religion, Politics, & Society", in veste di curatore (2006) ISBN 0-19-504082-1
"Turkish Islam and the Secular State: The Gulen Movement", in veste di co-curatore con M. Hakan Yavuz (2003) ISBN 0-8156-3040-9
"Modernizing Islam: Religion in the Public Sphere in the Middle East and Europe", in veste di co-curatore con Francois Burgat (2003) ISBN 0-8135-3198-5
"Iran at the Crossroads", in veste di curatore con R.K. Ramazani (2000) ISBN 0-312-23816-9