Nacque a Heidelberg, nella provincia di Gauteng, (Transvaal, Sudafrica) il 12 aprile 1920.[2] Da giovane frequentò le scuole di Springs e di Durban, per poi lavorare come apprendista presso le Springs Mines, risparmiando il denaro per un viaggio nel Regno Unito. Assieme ad un amico fece domanda per entrare nella South African Air Force, ma essa venne respinta a causa del piccolo bilancio a disposizione della forza aerea. Entrambi i giovani si arruolarono nella Royal Air Force nel febbraio 1939.[2] Dopo il completamento della formazione, fu inviato presso il No. 73 Squadron,[3] dotato dei caccia Hawker Hurricane appartenente all'A.A.S.F. (Advanced Air Striking Force) in Francia. Soprannominato dai compagni "Chris"[N 1] entrò in azione quando i caccia dell'A.A.S.F. dovettero coprire l'evacuazione del personale di terra della Royal Air Force, e delle tre rimanenti divisioni di fanteria britanniche. Verso la fine del mese di maggio 1940 rimase ferito,[1] trascorrendo sei settimane in ospedale.[1] Il No.73 Squadron fu ufficialmente ritirato dalla Francia il 17 giugno 1940. Durante il rientro verso l'Inghilterra una tragedia colpì tale reparto in quanto con l'affondamento della HMS Lancastria, avvenuto al largo della costa di Saint Nazaire, perirono circa 40 persone appartenenti al suo personale a terra. Partecipò successivamente alle varie fasi della battaglia d'Inghilterra[3] volando sugli Hurricane.[3][N 2]
Rientrato in servizio divenne istruttore per poco tempo in una base vicino a Chester,[1] e nel febbraio 1941 fu inviato alle No.91 Squadron,[2] basato sulla RAF Hawkinge e equipaggiato con i caccia Supermarine Spitfire Mk.V.[2][N 3] Nel mese di dicembre dopo essere stato decorato con la Distinguished Flying Cross,[1] fu mandato per tre mesi,[1] come istruttore, presso la No.55 OTU[2] rimanendovi fino a marzo 1942, quando fu inviato presso l'industria motoristica Rolls-Royce.[2][N 4] Si riunì, in qualità di soprannumerario, al No. 91 Squadron "Nigeria" nel settembre dello stesso anno.[N 5] Durante la permanenza presso il No.91 Squadron partecipò a ben 200 missioni, che comprendevano ricognizioni, mitragliamenti a bassa quota, scorta ai bombardieri, e attacchi contro aeroporti e installazioni nemiche.
Nei pressi di Sainte-Foy-de-Montgommery[4] la vettura fu colpita dal fuoco dei cannoncini del suo aereo, e seppur ferito gravemente, l'autista riuscì a mantenere parzialmente il controllo andando ad urtare contro il tronco di un albero, sul lato opposto della strada.[4] Rommel riportò la frattura del cranio e alcune altre ferite, perdendo i sensi, ma sopravvisse.[N 11] Il 19 settembre Le Roux decollò dal campo di aviazione in Normandia per recarsi in Gran Bretagna.[6] A causa del maltempo imperante, non riuscì a raggiungere la destinazione e fu dato per disperso.[N 12] Il suo aereo cadde vicino al promontorio di Selsey Bill, nel West Sussex. Lasciava una moglie inglese e due figli, residenti in quel momento nello Shropshire.
A quella data il suo palmarès vantava 18 vittorie certe, 2 probabili e 8 aerei danneggiati.[6] Johannes Jacobus "Chris" Le Roux è ricordato sul Pannello 200 del Runnymede Memorial.
«This officer has carried out over 200 operational sorties which have included shipping reconnaissances, during which much valuable information has been obtained, and numerous attacks on shipping and enemy aerodromes in the face of heavy enemy fire. Flight Lieutenant Le Roux has destroyed 3 hostile aircraft in combat and at least 1 on the ground.» — 7 October 1941[7]
«Since being awarded the Distinguished Flying Cross this officer has destroyed a further five enemy aircraft. In addition to his air victories he has attacked shipping and targets on the ground with considerable success. At all times Flight Lieutenant Le Roux has displayed a fine fighting spirit.» — 11 December 1942[8]
«Sqn. Ldr. Le Roux's magnificent leadership has played a large part in the many successes attained by his squadron. He has personally destroyed 14 enemy aircraft and damaged many others, and has also inflicted much damage on enemy shipping.» — 9 July 1943[9]
^Con tale nome fu conosciuto durante tutto il suo servizio nella R.A.F.
^Secondo alcune fonti durante i combattimenti sui cieli dell'Inghilterra fu abbattuto per ben 12 volte, sopravvivendo sempre.
^In questo periodo abbatté il suo primo Messerschmitt Bf 109E il 17 agosto 1941, un altro il giorno 29, due il 4 settembre, uno il 28 ottobre e uno l'11 novembre.
^In qualità di collaudatore della nuova versione dello Spitfire, designata Spitfire Mk.IX, dotata del motore Rolls Royce Merlin 61.
^Un neozelandese che militava nelle file della Royal Air Force.
^Rommel fu rimosso dal comando dell'esercito sul fronte occidentale, solo per uccidersi il 14 ottobre in quanto fu ritenuto implicato nel complotto del 20 luglio che doveva uccidere Hitler.
^La maggior parte delle fonti cita come anno di nascita di Le Roux il 1920, ma almeno una riporta il 1918. Per la data di morte la maggior parte delle fonti concorda sulla per il 19 settembre 1944, ma la CWGC afferma che è stato ucciso il 29 agosto 1944.
^Supplemento a The London Gazette, Numero 35312 pubblicato il 14 ottobre 1941.
^Secondo Supplemento a The London Gazette, Issue 35819 pubblicato l'8 dicembre 1942.
^Supplemento a The London Gazette Issue 36084 pubblicato il 6 luglio 1943.
Bibliografia
(EN) Christopher Shores e Clive Williams, Aces High, London, Grub Street, 1994.
(EN) Alfred Price e Clive Williams, Late Mark Spitfire Aces 1942-45, Botley, Osprey Publishing Company, 1995, ISBN1-85532-575-6.
(EN) Ken Delve, Fighter Command 1936-1968. An Operational and Historical Record, Barnsley, Pen & Sword Aviation, 2007, ISBN978-1-84415-613-9.
Periodici
Marco Mattioli, "Chris" Le Roux, l'uomo che attaccò Rommel, in Aerei nella Storia, n. 76, Parma, West-Ward Edizioni, febbraio-marzo 2011, pp. 12-15, ISSN 1591-1071 (WC · ACNP).
Supplement to The London Gazette Issue 35312 published on the 14 October 1941 -
Second Supplement to The London Gazette Issue 35819 published on the 8 December 1942
Supplement to The London Gazette Issue 36084 published on the 6 July 1943