Cinque galee francesi, al comando del Capitano Polin, compresa la superba galeaRéale, accompagnarono la flotta di Barbarossa in una missione diplomatica a Solimano il Magnifico.[2] La flotta francese accompagnò Barbarossa nei suoi attacchi alle coste occidentali dell'Italia mentre faceva rotta su Costantinopoli, assistendo alla devastazione delle città di Porto Ercole, Giglio, Talamona, Lipari, durante le quali vennero fatti circa 6 000 prigionieri, ma si separò in Sicilia dalla flotta di Barbarossa per continuare da sola verso la capitale ottomana.[3]
Jérôme Maurand scrisse un dettagliato resoconto dal titolo Itinéraire d'Antibes à Constantinonple.[4] La flotta di Barbarossa passò l'inverno del 1543-1544 a Tolone. La flotta franco-ottomana lasciò Marsiglia il 23 maggio 1544 e giunse a Costantinopoli il 10 agosto per incontrare Solimano e riferire dei risultati della campagna congiunta.[5] Polin e Maurand lasciarono Costantinopoli il 9 settembre e tornarono a Tolone il 2 ottobre 1544.[5]
Maurand si lamentò delle depredazioni ai suoi correligionari cristiani avvenute durante la campagna: A vedere così tanti poveri cristiani, e soprattutto tanti bambini e bambine [schiavi] mi causò una grande pietà." Disse anche: "le lacrime, i lamenti e le grida di quei poveri liparioti, il padre per il figlio e la madre per la figlia ... piangenti, mentre lasciavano la propria città per essere portati in schiavitù da quei cani che sembravano lupi rapaci in mezzo timidi agnelli timidi.[6]
Yann Bouvier, Récits de voyage et représentation de l'espace. La Méditerranée de Jérôme Maurand, un espace vécu, Mémoire de Master, Dir. par Pierre-Yves Beaurepaire, Université de Nice, 2007, 292 p. [1]
"A Vile, Infamous, Diabolical Treaty" The Franco-Ottoman Alliance of Francis I and the Eclipse of the Christendom Ideal, by Anthony Carmen Piccirillo, Senior Honors Thesis in History, Georgetown University 2009 [2][collegamento interrotto]