Originario di Canisy, nel dipartimento francese della Manica, studiò giurisprudenza e si iscrisse all'ordine degli avvocati di Parigi, esercitò le funzioni di magistrato prima di dedicarsi alla letteratura e alla poesia. I suoi primi scritti tardo crepuscolari sono apparsi nel 1928 sulla rivista "Sagesse".
Accanto alle numerose raccolte di poesie e di prosa va ricordata una biografia di Jean-Marie Vianney, noto come il Curato d'Ars, tradotta in italiano[2]. Petit glossaire de l'argot ecclésiastique (Paris, J-J. Pauvert, 1966) è il titolo di un volumetto sul gergo ecclesiastico, risultato di una raccolta di parole ed espressioni: il breviario viene definito con l'espressione "mia moglie", la domenica è chiamata "il mio governo", un cardinale è un "gambero"[3].