Uno dei principali fondatori del Citizens Theatre (Teatro Cittadino) di Glasgow con suo cugino, l'autore Guy McCrone,[6] Bridie fu anche uno dei promotori dell'istituzione del Festival di Edimburgo.[5]
Il caso Paradine (1947). Bridie scrisse la sceneggiatura originale e Ben Hecht contribuì ulteriore dialogo. Tuttavia, a causa dell'assegnazione delle parti, i personaggi dovettero esser cambiati e David O. Selznick riscrisse la sceneggiatura finale.
Nel 1923 sposò Rona Locke Bremner (1897–1985). Loro figlio fu ucciso durante la seconda guerra mondiale.[1] Un altro figlio, Ronald (1925–2007) divenne sia medico che drammaturgo,[7] critico teatrale del quotidiano The Scotsman dopo essere andato in pensione come dottore, inoltre direttore dello Scottish Arts Council e Vice Presidente del Festival di Edimburgo.[5] Ronald è stato anche professore docente di dramma e Capo del Dipartimento di Dramma all'Università di Saskatchewan, poi nominato C.B.E. nel 1971.[5]
"La noia è un segno di ignoranza soddisfatta, apprensione smussata, simpatie grossolane, comprensione sorda, deboli capacità di attenzione e irreclaimable fragilità di carattere."
Note
^abcdeDaniel Leary (1982) Dictionary of Literary Biography: Modern British Dramatists 1900-1945, Stanley Weintraub Ed., Gale, Detroit ISBN 0-8103-0937-8
^Terence Tobin (1980) James Bridie (Osborne Henry Mavor), Twayne Publishers, Boston ISBN 978-0805767865
^Winifred Bannister (1955) James Bridie and His Theatre: a study of James Bridie's personality, his stage plays, and his work for the foundation of a Scottish national theatre, Rockliff
^Helen L. Luyben (1965) James Bridie: Clown and Philosopher, University of Pennsylvania Press
^abcdefRonald Mavor (1988) Dr. Mavor and Mr. Bridie: Memories of James Bridie, Canongate and The National Library of Scotland ISBN 978-0862411985
^ Moira Burgess, McCrone, Guy Fulton (1898–1977), su Oxford Dictionary of National Biography, Oxford University Press. URL consultato il 18 settembre 2013.