La Jagdstaffel 59 (in tedesco: Königlich Preußische Jagdstaffel Nr 59, abbreviato in Jasta 59) era una squadriglia (staffel) da caccia della componente aerea del Deutsches Heer, l'esercito dell'Impero tedesco, durante la prima guerra mondiale (1914-1918).
Storia
La Jagdstaffel 59 venne formata il 6 gennaio 1918 con piloti e osservatori della scuola di volo di Schwerin. La nuova squadriglia diventò operativa il 21 gennaio e 3 giorni dopo fu assegnata alla 2ª Armata. Il 1º febbraio 1918 fu posta a supporto della 17ª Armata alla quale rimarrà unita fino alla fine della guerra. Il 10 febbraio entrò a far parte del Jagdgruppe Sud e una settimana dopo prese parte per la prima volta ad una missione aerea. La Jasta 59 rimase nel Jagdgruppe Sud fino a quando, il 15 marzo, non venne formato il Jagdgruppe 8 dall'Hauptmann Eduard Ritter von Schleich[1].
Fritz Krafft fu l'ultimo Staffelführer (comandante) della Jagdstaffel 59 dal settembre 1918 fino alla fine della guerra[1].
Alla fine della prima guerra mondiale alla Jagdstaffel 59 vennero accreditate 20 vittorie aeree. Di contro, la Jasta 59 perse 4 piloti oltre a 2 piloti feriti in azione[1].
Lista dei comandanti della Jagdstaffel 59
Di seguito vengono riportati i nomi dei piloti che si succedettero al comando della Jagdstaffel 59[1].
Grado |
Nome |
Periodo
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Leutnant |
Otto Höhne |
6 gennaio 1918 – 26 gennaio 1918
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Oberleutnant |
Hans-Helmut von Boddien |
26 gennaio 1918 – 27 settembre 1918
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Fritz Krafft |
27 settembre 1918 – 11 novembre 1918
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Lista delle basi utilizzate dalla Jagdstaffel 59
- Émerchicourt, Francia: 24 gennaio 1918
- Favreuil, Francia: 28 marzo 1918
- Épinoy, Francia: 18 aprile 1918
- Roucourt: 8 agosto 1918
- Erre, Francia: 1 settembre 1918
- Hélesmes, Francia: 27 settembre 1918
- Ghlin, Belgio: 11 ottobre 1918
- Castern: 18 ottobre 1918
Note
Bibliografia
- (EN) Norman Franks, Frank W. Bailey e Russell Guest, Above the Lines: The Aces and Fighter Units of the German Air Service, Naval Air Service and Flanders Marine Corps, 1914–1918, Oxford, Grub Street, 1993, ISBN 978-0-948817-73-1.
Voci correlate