Era figlio di Jean-Daniel Marquet de Montbreton, ricevitore generale delle finanze prima a Grenoble e poi a Rouen, e della seconda moglie Étienne-Esther Soubeyran. Dopo gli studi di diritto, iniziò la pratica giudiziaria presso la Grand Châtelet[1] all'età di venti anni. La sua carriera nella magistratura si interruppe all'avvento della rivoluzione francese, costringendolo ad emigrare con i suoi genitori[1].
Ebbe principalmente incarichi amministrativi e diplomatici, diventando prima segretario del prefetto della Senna e successivamente segretario al servizio del generale Leclerc, che accompagnò a Saint-Domingue[1].
Nel 1823 sposò Mélanie-Laure Thiébault, figlia del generale e barone Thiébault, con la quale ebbe due figli[3]. Durante la monarchia di luglio fu prefetto della Dordogna (1830) e successivamente prefetto della Loira (1831).
È conosciuto in particolare per la sua Storia di Napoleone, pubblicato per la prima volta nel 1827, opera che contribuì col suo successo alla diffusione dell'immagine leggendaria di Napoleone[3].
Portefeuille de 1813, ou Tableau politique et militaire renfermant, avec le récit des événements de cette époque, un choix de la correspondance inédite de l'empereur Napoléon et de celle de plusieurs personnages distingués, soit français, soit étrangers, pendant la première campagne de Saxe, l'armistice de Plesswitz, le congrès de Prague et la seconde campagne de Saxe, 1825