Laureato alla Juilliard School, Druckman ha studiato con Vincent Persichetti, Peter Mennin e Bernard Wagenaar. Nel 1949 e nel 1950 studiò con Aaron Copland a Tanglewood e successivamente continuò i suoi studi all'École Normale de Musique di Parigi (1954-55). Ha lavorato molto con la musica elettronica, oltre a numerosi lavori per orchestra o per piccoli gruppi. Nel 1972 ha vinto il premio Pulitzer per il suo primo grande lavoro orchestrale, Windows.[2] È stato compositore in residenza della New York Philharmonic dal 1982 al 1985. Druckman ha insegnato alla Juilliard, all'Aspen Music Festival, a Tanglewood, al Brooklyn College, al Bard College e alla Università Yale, tra gli altri incarichi. È Compositore Statale Laureato del Connecticut.[3]
Druckman morì di cancro ai polmoni all'età di 67 anni. La sua musica è stata pubblicata da Boosey & Hawkes. È il padre del percussionista Daniel Druckman.
Dark Upon the Harp (1961–1962), per mezzosoprano, ottoni e percussioni. Testi dai Salmi della Bibbia
String Quartet No. 2 (1966)
Animus I (1966–1967), per trombone e nastro magnetico
Animus II (1967–1968), per mezzosoprano, percussioni e nastro magnetico
Animus III (1968), per clarinetto e nastro magnetico
Incenters (1968), per 13 strumenti
Valentine (1969), per contrabasso solista
Synapse (1971), per nastro magnetico
Windows (1972), per orchestra
Delizie Contente Che l'Alme Beate After Cavalli (1973), per quintetto di fiati e nastro magnetico
Lamia (1975), per mezzosoprano e orchestra. Secondo il compositore "I testi spaziano dai più terrificanti dannati delle antiche streghe al più innocente sogno folcloristico-evocativo delle fanciulle della provincia."[4]
Other Voices (1976), per quintetto di ottoni
Aureole (1979), per orchestra
Prism (1980), per orchestra
String Quartet No. 3 (1981)
Vox Humana (1983), per coro e orchestra
Reflections on the Nature of Water (1986), per marimba solista
^Anche se il necrologio del "New York Times" dice il 25 giugno, secondo Daniel, il figlio del compositore, la data corretta è, in effetti, il 26 giugno.
^State of Connecticut, Sites Seals Symbols, su sots.ct.gov, Connecticut State Register & Manual. URL consultato il 4 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2008).
Clarkson, Austin, and Steven Johnson. 2001. "Druckman, Jacob Raphael". The New Grove Dictionary of Music and Musicians, second edition, edited by Stanley Sadie and John Tyrrell. London: Macmillan Publishers.
Paul Griffiths. 2002. "Druckman, Jacob". The Oxford Companion to Music, edited by Alison Latham. Oxford and New York: Oxford University Press. ISBN 978-0-19-866212-9
Jacob Druckman nel progetto Avant Garde ha file FLAC realizzati con trascrizioni LP di alta qualità di opere vocali, strumentali ed elettroacustiche, fuori stampa, di Druckman disponibili per il download gratuito.