L'isola di Žochov si trova nel mare della Siberia Orientale. Il mare che la circonda è coperto da ghiacci anche d'estate, l'isola è disabitata. Ha una superficie di 58 km² e un'altitudine massima di 123 m[1] (monte Konusnaja). L'isola si trova 128 km a nord-est di Novaja Sibir'.
Storia
Da ritrovamenti di utensili di pietra, osso, corno e avorio, e aste di frecce in legno, l'isola risulta essere stata abitata nel Mesolitico[2].
Žochov è stata scoperta e mappata il 27 agosto 1914, durante la spedizione idrografica della Marina imperiale russa nell'Oceano Artico guidata da Boris Andreevič Vil'kickij a bordo delle navi Tajmyr e Vajgač. In particolare fu Pëtr Alekseevič Novopašennyj, a bordo della Vajgač, che avvistò l'isola. Rimasta in un primo tempo senza nome, venne successivamente chiamata Novopašennyj[3] e poi, nel 1919, quando Novopašennyj venne accusato di tradimento, l'isola venne ribattezzata in onore di Aleksej Nikolaevič Žohov, membro della spedizione[4][5].
Note
^Жохова остров, su slovari.yandex.ru. URL consultato il 28 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2013).
^Pitul'ko, V. V. (1993). "An Early Holocene Site in the Siberian High Arctic". Arctic Anthropology 30 (1): 13–21 [1]
^(Riportato nel libro "Il viaggio nel Mar Glaciale Artico" di Leonid Mihajlovič Starokadomskij, medico di bordo del Tajmyr) Леонид Михайлович Старокадомский Экспедиция Северного Ледовитого океана, 1910-1915. — Москва: Изд-во Главсевморпути, 1946.
^William Barr, A Tsarist Attempt at Opening the Northern Sea Route: The Arctic Ocean Hydrographic Expedition, 1910-1915Copia archiviata (PDF), su epic.awi.de. URL consultato il 16 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2010). pag. 61