Gran parte dell'album è tratto dal concerto allo Stadio Olimpico di Montréal in Canada del 26 agosto 1977, ultima data della tournée legata al doppio album Works volume 1, uscito nel marzo dello stesso anno: il trio è affiancato da un'orchestra di 59 elementi e da un coro, entrambi diretti da Godfrey Salmon. Il concerto fu filmato per la televisione e distribuito anni dopo anche in formati home video.[1] La tournée in questione fu la penultima intrapresa dal gruppo negli anni settanta; soltanto dieci delle sessantuno date videro la presenza dell'orchestra, a causa dei costi troppo alti;[2] la band vi rinunciò definitivamente per la successiva tournée dell'autunno-inverno 1977-78[2], l'ultima prima dello scioglimento, dalla quale provengono le prime tre tracce dell'album: Introductory Fanfare, Peter Gunn e Tiger in a Spotlight.
In Concert fu pubblicato quasi un anno dopo che il gruppo si era sciolto e fu l'ultima uscita discografica a nome Emerson, Lake & Palmer – raccolte escluse – fino a Black Moon del 1992. Nel 1993 l'etichetta Victory legata alla Atlantic, oltre a ristampare l'intera discografia del gruppo, pubblicò un doppio CD intitolato Works Live con copertina quasi identica a In Concert e contenente, oltre a tutti i brani di quest'ultimo, altri tratti sia dal concerto di Montréal che dalla tournée seguente; a partire dal 1993, Works Live ha di fatto sostituito In Concert nel catalogo CD del gruppo in tutto il mondo a eccezione del Giappone, dove edizioni in CD dell'album singolo originale sono uscite anche in anni seguenti.[3]
I brani
In apertura Keith Emerson esegue al sintetizzatore Yamaha GX-1 la breve Introductory Fanfare sulla cui coda una voce annuncia la band.
Peter Gunn, mai incisa precedentemente dal gruppo, è una rilettura del tema scritto da Henry Mancini nel 1958 per l'omonima serie televisiva statunitense.
C'est la Vie di Greg Lake proviene da Works Volume 1 (1977) e vede Emerson insolitamente impegnato alla fisarmonica.
The Enemy God, anch'esso da Works Volume 1, è l'arrangiamento per gruppo ed orchestra ad opera di Carl Palmer dell'omonimo brano dalla Suite Scita di Prokov'ev.
Knife Edge, brano tratto dal primo album del trio (1970) e qui riarrangiato con l'ausilio dell'orchestra, chiude il lato A.
Il lato B si apre con l'esecuzione del terzo movimento del Piano Concerto No. 1 di Emerson.
Chiude il disco una nuova versione di Pictures at an Exhibition, più breve di quella contenuta nell'album omonimo: a farne le spese, le parti scritte ex novo dal gruppo nel 1971 (tranne The Curse of Baba-Yaga) in favore dei brani di Musorgskij, qui arrangiati per orchestra in modo piuttosto simile – strumentazione rock a parte – alla celebre trascrizione di Maurice Ravel del 1922.