Sicilia, primi anni 90 del XX secolo. Un giovane Salvo Montalbano, appena divenuto commissario a Vigata, comincia le sue prime indagini. Nonostante l'età, Salvo già dimostra abilità nel risolvere misteri all'apparenza molto complicati anche se il talento nel lavoro, in cui si getta a capofitto, fa da contraltare alle sue relazioni con le persone che gli sono intorno, verso cui è ancora schivo e diffidente.
Salvo è il poco più che trentenne vice commissario relegato tra le montagne sicule, luogo che non gradisce per via della lontananza dal mare. È fidanzato con Mery, insegnante catanese con cui vive una complicata relazione a distanza destinata presto a concludersi. La promozione a commissario lo fa tornare a Vigata, cittadina dove Montalbano aveva già vissuto da bambino negli anni successivi la morte della madre. Qui conosce i suoi nuovi colleghi tra cui Carmine Fazio, esperto ispettore che lo aiuta a inserirsi nella nuova realtà, Agatino Catarella, simpatico e imbranato poliziotto, il giovane Giuseppe Fazio, figlio di Carmine e desideroso di seguire le orme paterne, e Mimì Augello, con cui inizialmente non c'è simpatia. La nuova realtà lo riporta inoltre a stretto contatto con suo padre, produttore di vino, con cui ha da tempo un difficile rapporto.
Con il passare del tempo Montalbano è riuscito a costruire un affiatato gruppo con i colleghi Giuseppe Fazio, Catarella e soprattutto con Mimì Augello, comprendendo ogni giorno sempre più le dinamiche criminali dell'isola anche grazie a Carmine Fazio, ormai in pensione, che di tanto in tanto è pronto a consigliarlo nelle sue indagini. Sul piano personale ha parzialmente riallacciato i legami con il padre e porta avanti una solida relazione con Livia Burlando, architetto genovese conosciuta nei mesi precedenti e con cui è in procinto di convolare a nozze, nonostante Salvo non resti indifferente a Stella, direttrice della banca cittadina con cui nasce un reciproco sentimento.
Domenico "Mimì" Augello (stagioni 1-2), interpretato da Alessio Vassallo. È il nuovo vice commissario di Vigata. Fin troppo sensibile al fascino femminile, inizialmente non corre buon sangue con Montalbano e addirittura i due si contendono l'amore di Livia.
Carmine Fazio (stagioni 1-2), interpretato da Andrea Tidona. È il padre di Giuseppe Fazio ed esperto collega di Montalbano. Aiuta il giovane commissario a inserirsi nel suo nuovo commissariato.
Agatino Catarella (stagioni 1-2), interpretato da Fabrizio Pizzuto. È un poliziotto, anch'egli appena assegnato a Vigata, già imbranato e pasticcione. Risponde al centralino del commissariato e smista le telefonate in ingresso.
Giuseppe Fazio (stagioni 1-2), interpretato da Beniamino Marcone. È il figlio di Carmine Fazio, anche lui entrato in Polizia. Diventa presto uno dei colleghi più fidati del commissario Montalbano.
Livia Burlando (stagioni 1-2), interpretata da Sarah Felberbaum. È la ragazza di cui Montalbano s'innamora dopo la fine della storia con Mery.
Il padre di Montalbano (stagioni 1-2), interpretato da Adriano Chiaramida. È il padre del commissario. È vedovo, e non ha un buon rapporto col figlio. Possiede un'azienda vinicola vicino Vigata.
Salvatore Gallo (stagioni 1-2), interpretato da Maurilio Leto. È un agente del commissariato di Vigata. Si vanta di essere un ottimo guidatore della Volante.
Pietro Paternò (stagioni 1-2), interpretato da Alessio Piazza. È un agente del commissariato di Vigata.
Dottor Pasquano (stagioni 1-2), interpretato da Giuseppe Santostefano. È il medico legale di Vigata. Lui e Montalbano non si trovano in simpatia e non perdono occasione per punzecchiarsi e prendersi in giro.
Nicolò Zito (stagioni 1-2), interpretato da Carmelo Galati. È un giornalista della televisione locale Rete Libera. Montalbano capisce presto che il giornalista può essergli d'aiuto in alcune sue indagini e stabilisce subito con lui una bella amicizia.
Gegé Gullotta (stagione 1), interpretato da Massimiliano Davoli. È un vecchio amico d'infanzia del commissario.
Calogero (stagioni 1-2), interpretato da Luciano Messina. È un amico di Montalbano, proprietario di un ristorante in cui il commissario va sempre a mangiare.
Stella Parenti (stagione 2), interpretata da Serena Iansiti. È la direttrice della banca di Vigata.
Il giovane Montalbano è prodotta da Rai Fiction e da Palomar, entrambe già dietro alla serie madre Il commissario Montalbano. Questo prequel ha come oggetto le esperienze e le indagini vissute da Salvo Montalbano in giovane età, periodo in cui ha incominciato a diventare il personaggio che il pubblico ha poi conosciuto. In questi anni Montalbano inizia a capire di chi fidarsi e da chi guardarsi le spalle e inizia a capire come rapportarsi con la mentalità criminale della sua terra. Viene inoltre sviluppato il rapporto fra il commissario e il padre, il suo primo amore e l'incontro con la storica fidanzata Livia.[1]
Come la serie originaria, anche il prequel è stato girato in Sicilia, in particolare a Siracusa e Agrigento, oltre ai luoghi che già fanno da sfondo alla serie maggiore (Noto, Punta Secca, Ragusa Ibla, Scicli e Vittoria).[2] Rispetto alla serie madre i dialoghi sono caratterizzati da un più marcato uso della lingua siciliana, similmente con quanto avviene nei romanzi di Camilleri.[3]
Ancora prima della messa in onda in Italia, la serie ha avuto richieste di acquisto dal mercato estero.[4] Nell'aprile del 2012, al termine della messa in onda della prima stagione, il produttore Carlo Degli Esposti ha confermato la produzione di una seconda stagione della serie,[5] in onda in patria sul finire del 2015.[6]
Cast
Il protagonista Michele Riondino ha avuto il ruolo su proposta del produttore Carlo Degli Esposti.[3] L'attore non aveva seguito la serie originaria[7] e ha accettato il ruolo solo dopo aver parlato col regista Gianluca Maria Tavarelli e con Luca Zingaretti, interprete del personaggio in età adulta, per convincersi della bontà del progetto.[3] Riondino era già un lettore e fan delle opere di Andrea Camilleri,[7] creatore di Montalbano, e proprio lo scrittore l'ha aiutato nell'opera di ricostruzione del passato del personaggio.[3]
L'attore ha descritto il giovane Salvo Montalbano come «introverso, timido, riservato, anche un po' insolente nel rapporto con gli altri, forse per mascherare le sue debolezze. A volte abusa un po' del suo ruolo, ma solo per darsi un tono. Odia le gerarchie, ma fa parte della piramide. Insomma, vive un po' in contraddizione»,[3] aggiungendo che «i tratti dell'età adulta li troverete tutti, ma acuiti dalla giovinezza. Ribelle con i superiori, di cui detesta l'arroganza, con i suoi sottoposti non è meglio. Come poliziotto già da 10 e lode, ma umanamente appena sufficiente».[7]
Colonna sonora
I brani che accompagnano i titoli di testa e di coda, rispettivamente Curri, curri e Vuci mia cantannu, sono di Andrea Guerra e interpretati in lingua siciliana da Olivia Sellerio che nella seconda stagione è anche autrice e interprete di sei canzoni originali, anch'esse in siciliano, inserite all'interno degli episodi.[8]
Come la penso. Alcune cose che ho dentro la testa (2013) ·Certi momenti (2015) ·Esercizi di memoria (2017) ·Ora dimmi di te. Lettera a Matilda (2018) ·La casina di campagna. Tre memorie e un racconto (2018)